La torinese Margherita Bertoletti incarna perfettamente l’atleta Master che sarà protagonista assoluto nei sempre più prossimi World Masters Game di Torino 2013. Passato importante sotto il profilo sportivo con la costante del volersi sempre misurare con se stessi ed i propri limiti. Prima nel tennis, specialità principe per Margherita tanto da averla fatta salire alla posizione di B1 (vecchie classifiche), tradotto il massimo nella seconda categoria, essere contesa dai vari circoli regionali e non per partecipare ai campionati di settore, quindi diventare maestra. Infine mutare scenari a causa di un problema al ginocchio. I nuovi hanno preso la forma della “triplice”, attorno agli inizi del ’90, quando il triathlon si stava affacciando con timidezza sul panorama nazionale: “Lo provai spinta da alcuni amici ex tennisti – ricorda Margherita – e fu subito feeling. Ben presto divenni agonista e partecipai ai Campionati Italiani, Europei e Mondiali, oltre alle gare classiche di settore. Esperienze bellissime e motivanti, sotto il profilo sportivo e personale”.
Poi un nuovo stop a causa di un’operazione al menisco: “Purtroppo un’operazione che ha avuto complicazioni e mi ha costretta a rinunciare, nel dopo, alla corsa. Terminata l’esperienza con il triathlon, mi sono così rifugiata nel nuoto”. Sarà proprio in vasca, nella catetoria 55, che Margherita Bertoletti, oggi promotore finanziario per Banca Maediolanum, cercherà di dare il meglio del proprio essere atleta nei Masters Game di Torino: “Mi cimenterò in diverse gare – sottolinea – che andranno in scena tra il 4 ed il 9 agosto. I 50 e 100 metri delfino, i 200, i 400 e gli 800 stile libero. Sono stata le prime ad iscrivermi anche perchè si parlava dell’appuntamento torinese, tra noi addetti ai lavori, dalla scorsa stagione, sia in occasione dei Mondiali di Riccione, sia degli Assoluti. La mia iscrizione risale al dicembre del 2012. Saremo in molti, anche se sono pochi gli italiani e così i torinesi. Forse un maggior “battage” pubblicitario sull’evento avrebbe favorito una miglior adesione locale. Mi confronterò pertanto con molti stranieri e sarà certo una bella sfida.
Suggestiva poi, come sempre succede in appuntamenti di questo tipo, l’atmosfera generale. Una sorta di rassegna olimpica dedicata ai master. Spiccano in questi appuntamenti anche gli aspetti del confronto di esperienze e dialettico con atleti che arrivano da teatri completamente diversi dai nostri. Suggestivo per esempio nel nuoto lo scambio delle cuffie a fine gara. Sono pronta ed ho voglia di tuffarmi in questa nuova avventura. Torino potrà in un certo modo per rivivere, anche se in una stagione differente, lo spirito olimpico del 2006″. Attenti dunque alle bracciate di Margherita. Potrebbero, ancora una volta, stupire e portare in alto i colori azzurri.