Margherita Dolcevita e la macchina per il caffè americano

E’ giunto il momento di rispolverare la mia bellissima Little Solea gialla della Moulinex. E’ un amore di caffettiera, dopotutto è gialla (no, rosa non c’era). La comprai (in via Shanghai, in un supermercato Crai, se non sapete di cosa sta parlando guardate assolutamente questo video) all’A&O di Gorizia, 6 anni fa. E funziona ancora. E’ vero che negli ultimi due anni non l’ho usata, ma ha superato indenne un trasloco, vari spostamenti per casa perchè è quella classica cosa che quando non si usa non si sa mai dove mettere (come la centrifuga e la pesantissima affettatrice), ma soprattutto è sopravvissuta all’ira funesta di Anacleto, integralista della moka, iscritto al partito “quelli che il caffè americano è acqua sporca”.

Comunque l’ho dovuta riesumare perchè la mia vita sta diventando troppo frenetica, faccio orari impossibili, tipo svegliarmi alle 7 di mattina e andare a dormire alle 11 di sera, e ho bisogno di darmi una svegliata.

La cosa curiosa è che non ho alcun problema a trovare il caffè americano. Ma negli stessi supermercati in cui ci sono addirittura due marche di caffè americano non ci sono i filtri. Che senso ha? Peraltro a me serve la misura 2, essendo la macchina piccolina (ma ideale per me dal momento che sono l’unica ad utilizzarla). Così li ho dovuti ordinare su internet, ne ho presi 400 in un colpo solo. La cognizione non è di casa.