- Alla vigilia della finale di Amici, che si chiude con due serate in onda dall'Arena di Verona il 18 e 19 maggio, Maria De Filippi si racconta a Vanity Fair, che le dedica la copertina del numero in edicola da domani. «Non nego di aver avuto contatti con Sky, ma per ora non considero la loro offerta un'alternativa a Mediaset - dice parlando del suo futuro.
Me ne andrei se, a parità di mezzi, mi rendessi conto che con Piersilvio non c'è più sintonia perfetta e fiducia piena». Non esclude eventualmente la Rai, ma su La7 dice: «Non mi piace l'aria snob che c'è lì. Mi vedono come l'Anticristo, perchè dovrei andare e sperare che cambino idea?».
La conduttrice racconta anche un passato abbastanza sorprendente: «Ne ho combinate davvero tante - confessa -. Se uscivo con gli amici, per smollare i freni inibitori bevevo tantissimo. I miei weekend a Cervinia erano pieni di Negroni, vodka lemon e tequila boom boom. Oggi sono astemia.
Smisi quando un giorno, al bar delle guide dove andavo ogni sera, ordinai un caffè. Il barista mi chiese se volevo la correzione: erano le 11 di mattina». Da giovane voleva diventare suora.
Oggi crede ancora? «Sì, ma non posso andare in chiesa perchè sono sposata con un uomo divorziato (Maurizio Costanzo, ndr). Al matrimonio di mio fratello, dopo avermi confessata, il prete mi negò il permesso di fare la comunione. È una cosa che patisco molto». Costanzo era amico di Giovanni Falcone. Nel 1993 anche a lui venne teso un attentato, a Roma, in via Fauro. In auto erano seduti insieme. Ha superato quell'esperienza «con un lungo periodo di ipnosi - racconta.
Avevo paura di tutto. Mi feci promettere da Maurizio che non avrebbe mai più parlato dell'argomento». Pensa mai a quando suo marito, fra cent'anni, non ci sarà più? «No. Perchè per me sarà veramente un disastro, come quando è morto mio padre. Lui invece si diverte a dire cose come 'quando non ci sarò piu». Sarà terribile. Non voglio pensarci«, conclude.