Maria Valverde e Mario Casas, la coppia più sexy del cinema spagnolo, va all'estero
Da Rottasudovest
Lei è l'unica spagnola di Exodus, il kolossal che Ridley Scott gira in
Andalusia sulla vita di Mosè. Lui aspetta di vedere l'accoglienza riservata dal pubblico di Natale
a Ismael, il primo film in cui sarà padre. Dopo le Feste, lei volerà in
Messico, per essere una spagnola che lotta a favore degli indigenas, ai tempi
dell'indipendenza messicana, in La carga. Lui invece andrà in Colombia, per il
suo primo kolossal internazionale, Los 33, con Antonio Banderas, il
film che Hollywood sta preparando sulla storia dei 33 minatori cileni rimasti
sepolti per oltre un mese nelle viscere di Atacama.
Maria Valverde e Mario Casas sono per Yo dona, supplemento femminile di El Mundo,
la coppia più sexy del cinema spagnolo. Belli e discreti, si stanno forgiando
anche una carriera internazionale, passo a passo. Lei si muove già da tempo con
disinvoltura tra il cinema spagnolo e quello straniero (la sua prima parte
importante è arrivata dall'Italia, è stata Melissa P, nell'omonimo film); lui,
dopo una carriera televisiva di grande successo, dopo alcuni film giovanili
campioni d'incassi, ha iniziato a flirtare con il cinema d'autore, per mostrare di non
essere solo il bello dai muscoli d'acciaio che turba le ragazzine.
Potenzialmente sono una delle coppie più mediatiche di Spagna, all'altezza
degli sdolcinatissimi David Bustamante e Paula Echevarria o dei fascinosissimi
Blanca Suárez e Miguel Ángel Silvestre, ma, pur senza nascondersi e pur essendo
di tanto in tanto sorpresi dai fotografi, hanno scelto il secondo piano. Hanno
iniziato a parlare di loro, come coppia, solo per il lancio de La mula, il film che li ha fatti conoscere (ma l'amore è nato sul set del film successivo, Tres
metros sobre el cielo), la scorsa primavera. Ci sono state molte copertine,
molti servizi fotografici e molte parole d'affetto e ammirazione. Mario
raccontava di tutta l'ammirazione che sente per la bella fidanzata, Maria
difendeva le capacità interpretative del bel compagno, spesso bocciato dalla
critica e considerato un bello senza camicia.
Anche su Yo dona appaiono insieme in modo originale: lei è in copertina, lui è
il protagonista di Yo hombre.
Nell'intervista Maria racconta dei sogni diventati realtà e della necessità di
tornare sempre a Carabanchel, il quartiere madrileno in cui è nata e cresciuta.
"Mi piace tornarci, ma non rimanere troppo tempo" spiega. Tornerà per
Natale, perché non concepisce le Feste senza la sua famiglia e il fidanzato, le
persone che le ricordano chi è davvero. "E' un bene che di tanto in tanto
ti dicano, ehi, sei solo Maria, tieni i piedi per terra". Per lei il Natale
è nel suo quartiere: "Non concepisco le Feste senza la mia famiglia. Ci
riuniamo per la Vigilia e per la notte di Capodanno, cantiamo e balliamo; a
volte abbiamo fatto anche dei concorsi di maschere... ci piace divertirci!"
Le Feste vanno bene perché "non devo truccarmi più del necessario, mi
faccio una coda di cavallo e mi sento bella. Quanto più sono semplice, tanto
più mi vedo bella. Se poi ho una festa, ricorro al mascara e a due buoni
orecchini".
Ha una visione familiare molto simile anche Mario Casas, che ha vissuto in
famiglia fino a quando ha messo su casa con Maria. "La famiglia è
importante, la speranza, la forza, l'amicizia, la felicità, l'amore... Amare e
che ti amino fa parte delle mie radici".
Per il 2014 ci sono poi, il Messico per lei e la Colombia per lui. I progetti
migliori, per loro, sembrano arrivare dall'estero, vista la crisi del cinema
spagnolo: "Quando te ne vai è perché non trovi un'opzione migliore in
casa" commenta lei. Per loro due, però, questi progetti all'estero
significano anche lunghe lontananze. "E' difficile. E' una sfida, da una
parte, e un'opportunità impressionante dall'altra. E' parte della nostra
condizione di attori, come succede con i medici o i giornalisti. Dipende da
quanto sei generoso e rispettoso nel rapporto con l'altra persone" commenta
Valverde.
Le loro carriere sono importanti per entrambi. Mario Casas lavora sin da bambino
e, a 28 anni, si trova nella fase in cui deve dimostrare di non essere solo un
attore che mette in disordine negli ormoni delle ragazzine, ma anche di essere
in grado di reggere ruoli complessi e importanti. Negli ultimi due anni ha
recitato in film prestigiosi come Grupo 7 ed è stato uno dei protagonisti de Las brujas de Zugarramurdi di Alex de la Iglesia, sorprendendo per la sua
versatilità. "Deco continuare a lavorare per dimostrare le mie capacità a
produttori, registi e sceneggiatori" dice. Maria Valverde, che è una sua
grande fan e loda sempre le sue qualità interpretative, lo definisce
"lottatore, coraggioso e trasparente".
Sul sito di Yo Dona, una bella galleria di immagini di Maria Valverde, più sofisticata e trendy che mai (non ci sono foto di Mario Casas, sorry)
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