Molteplici sono le ipotesi sulla triste e tragica morte di Yara Gambirasio. come vi abbiamo già scritto due nuove tracce di DNA sono nelle mani degli investigartori e, a quanto pare sia la traccia presente nella mutandina di Yara che nei leggings leggings neri che indossava quando è stata rapita riconducono ad una stessa persona e, da quanto si apprende l’anatomopatologa Cristina Cattaneo ha dichiarato trattarti della medesima persona ovvero un uomo bianco per il 60 per cento delle possibilità di un ceppo lombardo e per il 40 per cento dell’Est Europa. Una persona che non solo non è mai stata trovata, ma sembra nemmeno controllata, fatto sta che se questo risultasse vero, la Fikri sarebbe innocente del tutto, e, probabilmente il killer di Yara si trova in libertà, basta pensare quanti uomini dell’Est lavorano in stagionale ed in edilizia nel brembatino.
La pista più accreditata attualmente torna però ad essere quella del serial killer, infatti già nel lontano 1993 nella zona sono state uccise delle donne in modo molto simile a quello in cui ha trovato la morte la piccola Yara. Non solo Marina di Loreto, ma anche Laura Bigoni a Clusone, Giacomina Carminati a Trescore. Indagini tutte durante anni per portare pressapoco a nulla, intanto i delitti restano impuniti e gli investigatori continuano a lavorare.
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