Dicono che per capire la vita dovremmo osservare i treni. Osservare non è nel mood di Savage Bender. Noi non osserviamo, Sognamo. Nel nostro mondo all’arrovescio non c è spazio per tutti. Devi essere pazzo, visionario, stravagante, egocentrico al massimo e con un immenso cuore per poter vivere in mezzo a noi. Devi avere un gran carisma, devi essere una voce fuori dal coro. Dentro questo tunnel che è il legame che unisce me ed Edoardo entra solo chi da fuori riesce in una cosa straordinaria: stupire.. e allora forse non vi stupirà questa intervista. Perché Marino Vizza è uno di quei pochi che lo ha fatto. E lo ha fatto invitandoci una sera d’ inverno ad abbandonare la via maestra per farci addentrare nel bosco fino alla radura delle Muse. Arte visiva, musica, ballo, “bello”. Cose di cui scrive nel suo blog, cose che ci mostra nelle sue feste. Questo è Marino Vizza. È un dandy, è un hipster vero come lo erano gli scrittori della beat generation, è un cappellaio matto, sopratutto, strano, ma vero, è un nostro amico. Questa è l’intervista che ci ha rilasciato…
1. Da quando esiste il tuo blog? Come è nata l’idea di aprirlo e la ragione della scelta del suo nome.
”Il mio blog esiste da un anno, ed e’ nato dalla voglia di conciliare il mondo del fashion con qualcosa di tangibile come i miei outfit, alla musica, sia come recensioni musicali che come e vera produzione musicale. Hipsteria e’ l’hipster all enesima potenza, ovvero un concetto che alla base aveva una ragione ben concreta, ma portato all esasperazione negli ultimi dieci anni dai media E’ quasi satirico. ( http://www.hipsteriaproject.blogspot.it/)”
2. Quali sono gli argomenti che generalmente tratti nel tuo blog? Il filo rosso, la filosofia che fa da sfondo a tutti i tuoi post.
” Tratto principalmente musica indie folk e grandi icone rock, ed outfit con commenti alle settimane della moda alle quali partecipo, italiane e non alle ultime tendenze stilistiche.”
3. Aria di nuovo, di “ragionato” si respira nel tuo blog, forse il connubio tra arte e musica? Perchè pensi che queste due arti abbiano molto in comune?
” Queste due arti hanno tutto in comune, penso allo stile creato da joni mitchell e graham nash, che rispettivamente hanno ispirato Yeves Saint Laurent e Armani ”
4. Nel tuo blog affronti una varietà di argomenti, ma il tuo stile si percepisce, racconta ai lettori di ”Savage” quali sono i tuoi miti, le figure del panorama musicale, artistico e del mondo della Moda che ti ispirano.
” I miei miti sono i led zeppelin, joni mitchell e bob dylan che fin da piccolo ascoltavo , vivianne westood che ha creato a tavolino i clash, cameron crow, vettriano, giorgio armani, giulio andreotti ed agatha christie. Sembrano distanti fra loro, ma hanno tutti un punto in comune, l’eleganza che ognuno a modo proprio dimostra…”
5. Il tuo blog ha un’impronta culturale, pieno di riferimenti che è un piacere da “leggere” e non solo da “vedere”, perché credi che nel panorama decisamente piatto del “blogging” all’italiana sia importante pur rischiando di rimanere di nicchia, essere diversi. Una personale opinione su questo fenomeno, cosa credi che ancora i blogger abbiano da dire, quali sono i blogger che stimi e cosa al contrario ritieni sia deleterio o ridicolo nel mondo dei blogger?
” Questa domanda mi piace, io non sono classista nel senso di discriminatorio,anzi, ma credo che solo il duro lavoro, la fatica, la dedizione, e soprattutto la cultura e la conoscenza ti possano dare il “permesso” di rendere un qualcosa pubblico, come un blog, che siano 10 followers o 10000. E’come se avessimo un dovere morale verso chi ci segue, e questo dovere e’ dare qualcosa ai lettori di interessante, ben fatto, pensato. Odio quello che definisco la svendita della propria perosna, molti blogger comprano fan, pubblicizzano tutti, ma che valori hanno? Cosa fanno? Tutto questo per qualche capo gratis o qualche foto fuori da una sfilata per la quale nemmeno hai l’invito? Non capisco. Preferisco essere meno conosciuto, ma collaborare con belle e grandi persone, piuttosto che essere in conflitto con la mia vera natura. E per questo che nel mondo dei blogger stimo pochissime persone, fra le quali elisa taviti, irene colzi, dario fattore, filippo fiora e cirullie iris tinunin, li c’e’ qualita’ ,classe, ricerca,dedizione…
6. Le feste. Organizzi eventi che sono, avendo preso parte all’ultima, autentici capolavori. Feste che ricordano altri tempi, sono feste sentite come le atmosfere che ricreano. Sono feste belle perché eleganti, che spesso danno la possibilità ad artisti di esibirsi e creativi di vario genere di ritrovarsi per vivere qualcosa di unico. Parlane anche ai nostri lettori e (se puoi) concedici qualche anticipazione sulla prossima festa!.
”Oh, gli eventi sono un qualcosa di difficile da spiegare. Collaboro con uno staff di quindici persone, ognuno diverso ed ognuno con una competenza specifica, in queste feste c’e’ quel tocco degli anni 40, una componente mistica e decadente, e qualche omaggio fra le righe a qualche scrittore che adoro e poi sono un ponte fra l ‘ arte e gli ospiti, pochissimi, ma per fare in modo che si possa godere a pieno degli artisti che ospito, che siano cantanti internazionali, ballerine, una corale o un duo jazz. Poi ovviamente tutto viene reso pubblico tramite audio-video-foto. La prossima avra’ una location differente, strizzo l’occhio a Carrol, pat o shea e poe, ne vedrete delle belle. Qualcosa di unico.”
7. Un’opinione sulla tendenze uomo per la prossima stagione. cosa hai carpito “andrà di moda” e cosa personalmente hai apprezzato..
” Andra’ di moda” un dandy-hipster, mi spiego meglio, i dettagli faranno la diferenza sia su un look piu’ ”street” che su uno piu’ classico, che sia un cappello, una stringata, un occhiale, l’importante e’ la qualita’ la sartorialita’ e il buon gusto.
8. Il rapporto che hai con il duo ”Savage”, un’opinione sul nostro blog tecnica, ma anche uno di pancia…
” Il duo Savage Blender per loro stessa ammissione, legano con pochi, e questo lo ammiro, non perche’ il duo savage blender sia snob, ma perche’ avete competenza, costanza, classe e quindi solamente degni di stima…”