Mario Botta. Tenda per il 70° anniversario della Confederazione Svizzera (1989-1991) Foto di Alo Zanetta
Mario Botta torna a Rovereto venerdì 21 gennaio 2011 alle 14.00. Dopo il grande successo ottenuto, a grande richiesta, l’architetto torna al Mart per accompagnerà il pubblico in un’eccezionale visita guidata alla mostra “Mario Botta. Architetture 1960-2010”. A quasi otto anni dall’inaugurazione della grande sede a Rovereto, il Mart rende omaggio al suo ideatore e autore del progetto, realizzato con la collaborazione dell’ingegnere Giulio Andreolli. La mostra, aperta al pubblico fino al 23 gennaio, documenta le opere più significative realizzate da Mario Botta, nato a Mendrisio nel 1943 e laureato a Venezia, in tanti anni di fortunata attività professionale: dalle prime case unifamiliari, originali espressioni della scuola ticinese, fino ai grandi edifici pubblici, biblioteche, teatri, musei, chiese e sinagoghe, realizzati in tutto il mondo. Oltre 90 progetti, tutti realizzati, documentati con schizzi e modelli originali, fotografie e documenti inediti. L’esposizione si articola in 12 sezioni: La prima di esse intitolata “Incontri” è una sorta di spazio introduttivo costituito da suggestioni e memorie di artisti e opere, di personaggi della cultura e della musica che hanno lasciato un segno profondo nella formazione dell’uomo e dell’architetto. Le altre sezioni, intitolate Abitare, Luoghi di lavoro, Scuole, biblioteche e tempo libero, Ricuciture urbane, Musei, Teatri, Spazi del Sacro, Interni, ripercorrono invece il personale percorso progettuale che ha portato Mario Botta a cimentarsi con tutte le tipologie edilizie. Da segnalare in particolare le emozionanti documentazioni dei progetti per il Museo Tinguely di Basilea, per il MoMA di San Francisco, per il Centro Dürrenmatt di Neuchâtel, per il restauro della Scala di Milano e, naturalmente, per lo stesso Mart di Rovereto. Le ultime sezioni sono dedicate alle creazioni di Mario Botta nell’ambito di allestimenti, scenografie e design: dalle fortunate sedie realizzate all’inizio degli anni Ottanta per Alias, alle lampade tra cui la “Shogun” commercializzata da Artemide a partire dal 1985, al recente “Tavolo per Cleto Munari”.
Mario Botta Mediateca a Villeurbanne, Francia (1984-1988) Foto di Pino Musi