Mario Draghi: ‘Spetta ai governi risolvere la crisi’

Mario Draghi presidente Bce

Mario Draghi, nuovo presidente Bce: ‘Gli spread non riflettono le differenze tra paesi’

Mario Draghi ha inaugurato l’approdo sulla poltrona di presidente della Banca Centrale Europea con una decisione che ha spiazzato un po’ tutti gli attori dei mercati finanziari, sorprendendoli in positivo.

Stiamo parlando del taglio ai tassi di interesse dello 0,25 punti percentuali. Dunque il tasso sulle più importanti operazioni di rifinanziamento passa da 150% a 1, 25%, così come adesso è del 2% quello relativo alle operazioni di rifinanziamento marginali, mentre è dello 0,50% il tasso sui depositi.

Chi, dietro questa mossa, vede un aiuto specifico all’Italia da parte neo numero uno Bce, trova l’impatto dello stesso Draghi che ha tenuto a precisare come la crisi del belpaese non sia stata tra gli argomenti all’ordine del giorno nel corso del consiglio direttivo.

‘Gli spread tra i titoli di stato’ ha dichiarato Mario Draghi ‘non riflettono la differenza tra paesi. Se qualche anno fa gli spread erano esageratamente ridotti adesso c’è il problema opposto’. Sul rendimento dei titoli di stato (Btp ormai pericolosamente oltre la delicata soglia del 6%) Draghi ha ribadito come la parte più importante continui a spettare ai paesi sovrani: ‘Tocca ai governi nazionali risolvere l’innalzamento del rendimento’.

Sul mercato del lavoro l’ex governatore della Banca d’Italia ha le idee piuttosto chiare: ‘le riforme in questo campo sono necessarie. Esse devono concentrarsi su scelte che riducano la rigidità’.