Sanità e tariffe di acqua, luce e gas, dipendenti statali, manager di primo e secondo livello, accorpamento delle province, ministeri, giustizia, difesa, l’obiettivo è di risparmiare dai cinque agli otto miliardi di Euro. Mario Monti ha pronto il piano dei tagli, la famosa spending review. Finalmente ha visto la luce il documento che oggi verrà presentato alle parti sociali e Monti avverte che non ci saranno contrattazioni. Proprio questo il punto che non piace, i sindacati, che della discussione e della contrattazione, fanno il loro pane quotidiano, minacciano serrate in nome del diritto di sciopero, se necessario, ad oltranza. Il testo però non piace comunque a nessuno, anche i partiti, oltre ai sindacati, sono contrari a molti dei provvedimenti previsti. Tutti difendono il loro orticello e tutti si rifanno al famoso inciso : “abbiamo già dato”. La contro cura proposta però nonè chiara. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, è tornata ad invocare una patrimoniale perché "ci vuole una vera redistribuzione fiscale, che non è una bestemmia; non riducendo il perimetro dello Stato, ma valorizzando beni (non le aziende pubbliche e le municipalizzate) alienabili; mettendo in moto investimenti in grandi imprese; guardando verso il futuro con le reti digitali, l'innovazione, la chimica verde". Il Pd invoca, dal canto suo, attraverso le parole di Bersani, che non venga “toccato il sociale”. Nello specifico, però, nessun piano, nessun “conto della spesa” effettuato. Partiti, sindacati, Confindustria, pure i ministri, tutti sono d’accordo, ma per dire no alla manovra. Monti, come accennato in precedenza, mostra i muscoli, anche ringalluzzito del recente successo ottenuto in sede europea, ma il tavolo nostrano è ben altra cosa; il fronte del no non si esaurisce alla sola testa, quella bionda, della Merkel einoltre stavolta non troverà nessuno, come Hollande, a fargli da forte spalla (senza di lui difficile che la sua proposta sarebbe passata). Sin qui la cruda analisi di quanto sta accadendo nei palazzi, ma il cittadino cosa ne potrebbe pensare? Il cittadino è quello che davvero, sin qui, ha veramente già dato e si interroga soprattutto su una cosa. Come mai, e l’avete visto anche voi da quanto riportato più su, si agisce praticamente su tutto e l’unica cosa che manca alla lista sono i tagli alla politica? Dai parlamentari ai partiti, dalle poltrone agli scranni, dai predellini alle auto blu e così via, l’elenco potreste allungarlo voi. In tutto il marasma che si sta verificando e le opinioni contrarie ai tagli, costoro sono gli unici, al momento, che non potrebbero rispondere con l’inciso: “ abbiamo già dato”.
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