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Mario Monti e il rischio di tornare al punto di partenza

Creato il 28 dicembre 2011 da Alessandrobaldini
Bisogna essere obiettivi e riconoscere che questo paese, ha incominciato un lungo tragitto verso il declino già negli anni 80, quando di fatto tutto sembrava andare bene e la ricchezza era equamente distribuita tra tutti.
Tipico della mentalità italiana e non solo è sempre stato l'errore di non voler affrontare nella maniera più incisiva ed adeguata i problemi che ci circondavano, come se di fatto la possibilità di spostarli nel tempo, fosse la soluzione.
Dietro a tutto questo, c'era sicuramente una mentalità diffusa non solo nella classe politica del tempo, ma anche negli stessi imprenditori, che per anni non hanno investito una parte degli utili ricavati in innovazione.
La mentalità italiana è lunga a cambiare, e quando c'è stata una emergenza di tipo politico ed economico, negli ultimi dieci anni, si è sempre corso ai ripari tramite un governo di tipo tecnico e di puri tecnici.
Mario Monti rappresenta in questo senso, un governo costruito secondo logiche antiche, quelle dell'emergenza, del clima di urgenza generato da una situazione economico-finanziaria fuori controllo che richiede una sterzata secca.
Come in un copione già visto, la tendenza a trovare soluzioni già adottate in passato, sembra prendere il posto, di quella necessità di innovazione che parte dal cercare di risolvere i problemi in un modo differente.
Non possiamo però imputare al governo Monti la colpa della attuale situazione economico-finanziaria dell'Italia, questo per il semplice fatto che quello che viviamo oggi, è il risultato di un lungo percorso costellato di errori storici.
L'errore storico più grande, è stato quello di sottovalutare l'importanza da parte nostra, di quelle che erano le evoluzioni a livello politico del nostro paese, delegando la politica ai politici, e questo è stato un grande errore.
Mario Monti sta affrontando la prima emergenza di questo paese, una situazione economica fragile e un debito pubblico in aumento, e per questo motivo ha adottato dei provvedimenti di urgenza, per rientrare in tempi brevi.
Dall'altra questa manovra per sua stessa struttura, rischia di deprimere ulteriormente quei consumi che si sono già ridotti e assottigliati nel corso di questi anni, per una serie di problemi economici che oggi interessa tutte le famiglie italiane.
Deprimere in consumi, significa fare in modo tale che la spirare che parte dal contenimento dei costi e arriva a consumi bloccati, non solo non venga sciolta, ma crei un ulteriore circolo vizioso, di ulteriore stretta consumi stessi.
La domanda veramente autentica è come si può coniugare rigore economico e sviluppo sostenibile, in un paese nel quale la tassazione già di per sè è molto alta, e non aiuta certamente il paese a ripartire.
ll rischio autentico è che l'operato del governo Monti, sia percepito dalla gente come un ritorno a soluzioni antiche, come tante volte è accaduto in passato nella storia di questo paese, buona serata e buona navigazione, Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini.
   

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