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Marisa G. Aino • Oh, Russell...

Creato il 04 luglio 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio

Marisa G. Aino • Oh, Russell...Marisa G.AinoOH, RUSSELL…


·intenderò tempo concepito su un punto originalela sostanza di ciò che io ora difenderò comprende opinioniper la nostra indagine consideriamo i modi differenti di esseredal momento che queste teorie cominciano per giungere oltre la sensazione
su questo punto più in là nel senso ci sono altre cosenon occorre che sia mentale e talora esiste intornoi più tipici interessano due diverse tendenze e così via
il contenuto può essere una cosa passata o futura come un quadratolo spettro di ciò che una volta era in termine di contenuto rivoluzionarioè semplicemente figura in un gruppo di flusso neutromentre su questo argomento ogni tentativo dovrà deporre le uova(13 marzo 1979)·a certi stadi non c’è alcun utile collaudoper questa ragione gli effetti pratici sono diametralmente oppostie proprio perché non siamo ingannati troviamo un contributo precisoin senso stretto è un’idea complicata tra movimenti
finché ci limitiamo all’osservazione le leggi possono essere le stessecome qualsiasi altra fluttuazione è esattamente casualenon è quello che sarebbe se non avesse avuto nessuna esitazioneegli spera al momento critico di mettere in moto il processo di apprendimentosi ritiene il principale istinto interessato altra cosa che rappresenti la metaqualsiasi risposta è stata connessa al ruolo svolto con la stessa curae ingannarlo non ha più precisione dopo l’esperienza modificabile
in un modo fatto per tendere a ciò che è ulteriormente necessario   (13 marzo 1979)


  ·conclusioni vere di una credenza assuntal’afflizione associata si ribellerebbe all’idea di insanitàche cosa può scoprire la stranezza dei fini realizzatiquel piacere di ammettere tale supposizione è valido come desiderio reale
lo abbiamo scartato
che siano peccatori a redimere il criminale?
ma questa è una spiegazione per molte illusionia indicare la fame non è quel movimento interrotto di azioninessuna di queste cose potremmo trovare alla fine della caduta
non abbiamo raggiunto il suolo
i piselli possono diventare tronchi e sassii casi dubbi dei cicli rendono simile ciò che si può supporreè qui che questa serie viene compiuta dal passato dal futurofa ciò per concludere una grande fonte di disagioa suo favore è prevalso qualche mutamento comune e semplicenonostante il successo la credenza iniziale determinerà lo stato di cose(14 marzo 1979)
·tuttavia essa modifica la reazione per certi versiinventare lo stimolo non è un qualche fatto mentalee il genere in questione costituisce un uso discutibile del nullaè sperimentato
in esso un nuovo stato è associato al sistema dell’altroconfessa un risultato la cui validità sarà discussama di questo insieme avremmo dovuto impiegare certe circostanzeinvariabili trasformazioni integrali di vita quotidianaè fenomeno
di motivazione mentale ripetuta alla massima uniformità di successionipiù estese su una presunta nozione di tipo normalea prima vista si palesa non sufficiente come ipotesi di lavoro(5 aprile 1979)
·è apparentemente mutamento il processo tra intervalli contiguiciò che è accaduto prima potremmo accorciarlo come raffigurazionesarà accelerazione suscettibile di eccezioni casualiun posto preso in un caso particolare potrebbe interrompere la questione indefinital’effetto sulla lastra non è necessaria in punti diversiil senso comune li considera come diversi aspetti di particolari collegatisecondo la stessa legge osservati con crescente precisione differenteai fini l’intermediario non subirà alcuna distorsione(5 aprile 1979)
·non possiede attributo che la rende consapevolequesto presunto oggetto fisico è membro di un sistema
   si tratta di animale superiore
in se stessa una sensazione fornisce conoscenza comunetra di loro il posto è diverso come tipo scompareper conto mio il contenuto è essenzialmente collegatodire che è un avvenimento non può essere criticanecessariamente non comporta la consapevolezza di un colorenon si può trattare non c’è niente di strano è anzi quasi probabileper questa ragione sono giunti perfino a negare i sensi pubblicid’altro canto le correlazioni sono evidenti più conformi all’usodi tali contrazioni non possiamo localizzare l’immagineè materia accresciuta nei dati ultimi scritti alcuni anni innanzi(9 aprile 1979)Marisa G. Aino • Oh, Russell...

Tra metodo e vertigine, c’è la curva del senso: la sensorialità, così, riacquista tono anche in una struttura formalizzata al massimo; viceversa, quando il nucleo semico è tutto incentrato sul “sensoriale” come in L’idea, il desiderio, la menzogna [L’arzanà,  Coeur-à-barbe, Torino 1982], è la forma che spinge fuori il “becco” perverso dell’identità di pensiero. La scrittura altro non è che questo sottile gioco tra forma e contenuto, che è specchio delle modalità temporali del nostro corpo.Acrobazie e virtuosismi possono accadere dove il senso sollecita(o solletica?)i rischi alla sintassi e alla grammatica: tutto sta nel non mancare il trapezio o nel dare al rapporto tra piede e filo d’acciaio(il sintagma?) la giusta relazione temporale.Fissato il tema, approntata la documentazione, lo si svolga: la scrittura non ti lascia mai a bocca asciutta. Scrive ciò che ha da scrivere e porta il senso dove può lasciarlo.Marisa G. Aino

[Aino ha varie grafie: Ayno, Ajno, Aino, Aijno, Aïno, Aìno; un po’come la chiesa di “San Giovanni in Aino” ricordata in quasi tutte le guide per i viaggiatori e le mappe di Roma dal XVI secolo in poi]




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