Mariupol è una città portuale di poco meno di 500mila anime nell’Oblast di Donetsk, in Ucraina, dove ormai da troppo tempo giungono notizie di massacri e attentati a persone innocenti. Il bombardamento sul mercato di Mariupol vuol essere l’ultimo di una serie di episodi tragici in questo conflitto fratricida nell’Est europeo. Le prime stime parlano di un centinaio di feriti, anche se il numero è destinato a crescere. Lo scoppio dei razzi ha procurato la morte di oltre 20 uomini, sebbene una decina di altri versi in condizioni critiche. Il quartiere colpito è densamente abitato, e la volontà dell’attentato era appunto di determinare il maggior numero di vittime. Mariupol, sulla costa nord del Mar d’Azov, in prossimità del fiume Kalmius, pare debba condividere il tragico destino di Donetsk, Lugansk e Sloviansk. Il Donbass, coi suoi centri nevralgici e strategici in Ucraina dell’Est, ha smesso di essere una “terra serena”. L’ultima riunione di Ginevra, coi suoi propositi concreti per un futuro in questo territorio profondamente ferito, è sfumata nel nulla. L’attentato all’aeroporto di Donetsk, ed ora il massacro al mercato di Mariupol, sono la conferma di un clima rovente e destinato a rimanere tale per altro tempo ancora. Sul fronte delle responsabilità si sta assistendo ad un continuo rimbalzo di accuse. Da un lato le autorità governative accusano i separatisti, dall’altro notiamo l’esatto contrario. I vertici dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk si dichiarano del tutto estranei all’attentato di Mariupol, sebbene il ministero dell’Interno a Kiev non creda per nulla alle dichiarazioni dei separatisti. La sorte di Mariupol era già da tempo segnata per la geografia del suo territorio. Situata lungo l’arteria fra l’Est ucraino e la Crimea, Mariupol non poteva che finire vittima di attentati sanguinosi. Dall’Osce hanno fatto sapere che gli operatori presenti al momento della strage, non hanno potuto far altro che constatare il massacro. Si attendono rappresaglie e un probabile incremento nelle operazioni. Mariupol è stata colpita al cuore: quel mercato dove decine di innocenti non immaginavano certo di trovare la morte. E la diplomazia piange i suoi insuccessi.
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Mariupol colpita al cuore. L’Ucraina è una polveriera
Creato il 24 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_onlinePossono interessarti anche questi articoli :
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