Buongiorno e buona colazione a tutti i lettori!Nell'articolo di oggi vi spiegherò :
- perchè le marmellate ai frutti di bosco costano molto di più di quelle alla frutta più tradizionale, come pesca o albicocca;
- come dolcificare una marmellata senza aggiungere lo zucchero;
- per l'ennesima volta, come sterilizzare FACILMENTE i vasetti di marmellata;
- come fare una marmellata senza seguire una ricetta stampata.
Mentre la raccolta dei ribes è leggermente meglio, le piante sono più facilmente accessibili, ci si può per assurdo sedere per terra, appoggiare il cestino in terra e far cadere i ribes da sè. Ma poi c'è da pulire tutti i piccoli grappolini, da foglie, rametti ed eventuali ospiti... e credetemi che ci vuole una vita e una santa pazienza a pulirli, provare per credere. Detto questo, ora capirete perchè le marmellate ai frutti di bosco sono così care e sono d'accordo....Con la fatica fatta, sotto il sole caldo, con le zanzare (eh sì, anche di giorno) ho raccolto poco più di un chilo di frutti di bosco (ribes rosso, uva spina, mirtilli, lamponi) ed ho ottenuto 5 vasetti di marmellata piccolini, tenendo conto che ho aggiunto alcune albicocche, meno di dieci. In più consideriamo la cottura, la sterilizzazione etc etc insomma il lavoro c'è.....
Parliamo del dolcificante: ho usato la stevia, appena avrò tempo scriverò un articolo su questa pianta.si tratta di un dolcificante naturale, adatto anche ai diabetici.Si trova in varie forme: pastiglie e gocce (ma non al 100%) oppure in polvere, o fresca in foglie.Ne ho messo un piccolo rametto dentro la pentola con la frutta a bollire, in modo che rilasciasse la sua dolcezza in aiuto e compensazione alla dolcezza-asprezza del ribes.Ho voluto aggiungere delle albicocche affinchè anch'esse contribuissero a dolcificare, ma in maniera del tutto naturale la marmellata. eccola qui..
Senza seguire una ricetta stampata:Se volete una marmellata davvero buona, a mio parere, non serve nessun altro ingrediente all'infuori della frutta. E non ha alcuna importanza quale tipo di frutta, nè la quantità. Più sapori mescolerete, più sarà buona. Un frutto aspro può essere compensato con uno più dolce, in modo da non dover dolcificare con nient'altro se non con la frutta stessa. Mescolate voi le qualità, svuotate il frigo, mischiate, chiedete al contadino la frutta più matura possibile, magari leggermente ammaccata, più è matura più sarà dolce. Inoltre più tempo cuocerà, a fiamma lenta, più si addolcirà. Non è indispensabile mettere un addensante, neppure se naturale come l'agar agar.. frutta e basta! Buttate via la bilancia per questa volta, nascondete il timer, azionate la fantasia, improvvisate, create la VOSTRA marmellata. Ascoltatene poi i rumori, mia nonna diceva : a camella gugghi (trad. la pentola bolle) beh quando la pentola bolle, non c'è suono più eccitante per una cuoca.. ed il suo profumo se ne va ingiro per tutta la casa... profumi, sapori, colori, rivestiranno la vostra cucina e rallegreranno la vostra famiglia, soprattutto quando la porterete in tavola, al mattino, con due fette di pane tostato, dei biscotti, un caffè o del succo, magari anch'esso autoprodotto.
Per sterilizzare:
E' più semplice di quanto pensiate:
- accendete in forno a 180°
- inserite i vasetti di vetro senza coperchio
- li lasciate dentro circa 20 minuti
- li tirate fuori, aspettate 10 minuti e riempite con la marmellata bollente
- chiudete i coperchi bene con l'aiuto di uno strofinaccio
- capovolgete i vasetti e lasciate raffreddare
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