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Dopo una ricca e tranquilla colazione, con vista piscina sul terrazzo del nostro riad, ci prepariamo per andare a visitare il Palazzo Bahia (circa 1€). Pare sia stato l’harem di Si Ahmed ben Musa, costruito in stile Noveau-Riche orientale. Vale sicuramente la pena visitarlo anche se non tutte le sezioni del palazzo sono aperte al pubblico e quindi la visita non durerà molto. All’interno resterete estasiati dalle decorazioni dipinte a mano su legno in stile Zouak, inoltre potrete sedervi ed ammirare il cortile piastrellato ed i giardini.
C’era anche la possibilità di visitare il Palazzo Badia, ma sapendo che erano solo resti di una dimora, abbiamo deciso di evitare. Optiamo invece per le Tombe Saadiane (XVI sec.), dove incontriamo per la prima volta un antipatico e scorbutico bigliettaio. La visita è breve e corta, ma per 1€ vale sicuramente la pena entrare. Preparatevi a fare una piccola fila indiana per ammirare l’interno delle tombe composto da tre camere che ospitano le spoglie di una sessantina di membri della dinastia Saadi. Nel giardino invece si trovano le tombe dei soldati e dei servi.
Usciti dalle tombe passiamo per un pittoresco mercatino popolare ed andiamo alla ricerca di una libreria per vedere se troviamo un fumetto scritto in arabo da comprare. Incontriamo una minuscola libreria colorata, il libraio non parlava nessuna lingua oltre l’arabo e chiede aiuto ad un giovane del negozio difronte. Purtroppo vende solo libri di preghiera, ma almeno una foto l’ho scattata.
Camminando ci si ritrova immancabilmente in piazza, torniamo a pranzo da Dallas, ma questa volta il servizio e il cibo sono orrendi (presto la mia recensione su tripadvisor). Concluso il pranzo e stanchi si souk, torniamo in stanza per riposarci un po’ e per preparare il sacco con gli indumenti e i giocattoli da lasciare al nostro vecchio ed amato riad Zen. Sono così amabili che, appena entriamo senza nemmeno conoscere le nostre intenzioni, ci accolgono con un sorriso e l’amabilità di sempre. Ci fanno accomodare e ci offrono il loro buonissimo tè alla menta. Spieghiamo le nostre intenzioni e commossi ci invitano a provare un aperitivo che stavano preparando per un evento che si sarebbe tenuto la sera.
Salutiamo con la promessa di ritornare un giorno e torniamo verso il nostro riad per comprare delle spezie da portare a casa. Vicino la Place des Ferblatiers, notiamo un ristorantino con terrazza che ci incuriosisce, entriamo e scopriamo essere un ristorante molto fatiscente, prenotiamo subito per la cena. Il ristorante El Bahia, rispetto ai giorni passati, si può definire di lusso. In fondo è la nostra ultima cena a Marrakech.
Il cibo è ottimo ed eccessivamente abbondante, le bibite carissime e lo spettacolo da turistello. Il servizio impersonale e poco cortese ma il locale è romantico, pulito e ci fa concludere con gli occhi luccicanti la nostra vacanza marocchina. Conclusa la cena e il vino (finalmente. Se non lo sapete a Marrakech ed in Marocco non si vendono alcolici nei ristoranti, o almeno solo nei posti non-turistici), facciamo due passi e torniamo al nostro riad per preparare i bagagli, purtroppo la nostra compagnia aerea ci avvisa via email, meno male che avevo controllato, che il nostro volo pomeridiano è stato spostato la mattina presto. Salta quindi il nostro ultimo giorno di passeggiata. Prenotiamo quindi un transfert al riad che ci chiede 15€, quando poi scopriamo che arriva un pulmino con altri ospiti. Un furto quindi! Sicuramente non tornerò mai più in questo riad.
Cosa dire di più? Ora è giunta l’ora di chiudere il diario e cominciare ad editare quase 900 foto di questo meraviglioso viaggio africano. Siete curiosi di vederle anche voi? Seguite la mia pagina facebook ed entrate nell’album fotografico QUI.