I marocchini iniziano ad uscire in massa per manifestare contro i manifestanti del Movimento 20 Febbraio…un movimento che, apparentemente, inizia ad infastidire la gente, i commercianti e gli stessi componenti di alcune Associazioni, con le loro continue manifestazioni, marce e sit-in, che non finiscono mai, creano disagi. In effetti, moltissime persone hanno preso l’iniziative di manifestare contro le manifestazioni e la collera verso il Movimento 20 Febbraio inizia ad ingrandirsi giorno dopo giorno. A Rabat centinaia di commercianti, imprenditori e ristoratori hanno manifestato davanti al Parlamento brandendo degli striscioni e bandiere con su scritto “Non toccate il mio commercio” o “No all’anarchia e al disordine”. E’ da chiarire il fatto che questa moltitudine di manifestazioni hanno paralizzato il commercio nelle principali arterie delle città, creando caos e confusione tra i cittadini. Un commerciante della medina di Marrakech ha dichiarato qualche giorno fa che dall’inizio delle manifestazioni del Movimento 20 Febbraio, le vendite sono in caduta libera, oltre il 50%, specialmente durante i week-end, giorni di grandi fatturati. Secondo il commerciante le manifestazioni, che si svolgono in prevalenza il sabato e la domenica, creano disagi e le persone restano nelle loro case mentre i commercianti abbassano le loro saracinesche. Le manifestazioni anti-manifestazioni ribadiscono il concetto, chiarissimo, che nessuno ha il diritto di prendere la parola in loro vece. Il Movimento 20 Febbraio si trova in una situazione di forte impasse, anche per l’affollamento nelle loro marce/sit-in di gruppi salafisti che poco c’entrano con le rivendicazioni dei giovani, e creano nell’opinione pubblica marocchina una mancanza di fiducia che si sta generalizzando in tutti gli strati della società civile. E’ dell’altro ieri la manifestazione spontanea voluta da centinaia di giovani commercianti e imprenditori casablanchesi del quartiere Sbata, contro il Movimento 20 Febbraio che ha monopolizzato per due settimane la loro zona per i sit-in, crendo notevoli disagi agli abitanti. Gruppi di giovani del quartiere, tutti con la bandiera nazionale del Marocco, scandendo slogan contro le marce non autorizzate, hanno dimostrato tutto il loro risentimento verso i giovani del Movimento. Giovani contro i giovani, è urgente aprire un dialogo, per evitare prese di posizioni scorrette e per trovare un accordo democratico sullo svolgimento delle manifestazioni, che rivendicano dei diritti fondamentali per tutto il popolo marocchino.
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