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Quest’anno volevo una vacanza differente e differenti sono stati anche i parametri di scelta delle località e dei pernottamenti. Innanzitutto, non volevo assolutamente prenotare la stanza di un hotel e non volevo assolutamente scegliere zone ovvie come la piazza Jemaa El Fna o altre zone turistiche. La mia scelta è ricaduta sul Riad l’Orchidée, innanzitutto perché ero incuriosita di dormire in un Riyād [antiche dimore padronali, incentrate su un cortile (wast ed-dar = il centro della casa), spesso decorate con tappeti e adornate di fontane] e poi amavo il nome perché è il mio fiore preferito. Scopriamo poi essere 3 riad diversi e a noi ci viene assegnato il Riad Zen.
Leggendo nella loro pagina internet, quello che mi ha subito colpito è il loro concetto di turismo solidale (leggi sul sito). Ecco, ho pensato, esattamente la “differenza” che cercavo. Lo Zen è un piccolo riad, di sole 6 stanze a conduzione quasi esclusivamente familiare, inserito in un quartiere povero dove il turista non passa inosservato; ma allo stesso tempo, è un quartiere sicuro e si può far amicizia con i bambini che giocano con una palla improvvisata fatta di elastici, o incontrare una bambina, che mi resterà nel cuore, che andava tutte le mattine a prendere l’acqua ad una fontana per strada. Ci viene poi spiegato che le case limitrofe non hanno elettricità o acqua e spesso chiedono al riad di poter, in estate, usufruire del loro frigorifero.
L’atmosfera è vera e familiare e sin dal primo minuto, che abbiamo varcato la soglia, una sensazione di pace e tranquillità ci ha pervasi. Sensazione quasi surreale se si pensa a Marrakech. Ci danno il benvenuto con del tè alla menta, lo gustiamo seduti ai tavolini posti nel patio proprio al lato di uno specchio d’acqua molto decorativo e rilassante. Prendiamo poi possesso della nostra stanza, che scopriamo essere la suite che sovrasta il riad, ovvero la stanza da letto del padrone che ha vissuto qui in tempi remoti. La stanza e il bagno sono enormi, nella doccia possono entrare 4 o 5 persone (peccato solo sia rotto il gancio che mantiene il braccio della doccia e quindi dobbiamo manterlo in mano). La pulizia è sopra gli standard e il silenzio regna sovrano, si sentono solo gli uccellini (e ovviamente alle 5:40 la preghiera, ma vi abituerete).
Rinfrescati e sistemati i bagagli, decidiamo di uscire subito alla scoperta del quartiere e ci rechiamo alla piazza, che dista circa 15min a piedi. Anche la notte è tranquillo tornare a piedi al riad.
La colazione è abbondante e tutti i giorni veniamo profumati da torte o brioche diverse e appena sfornate, che delizia. E sul terrazzo c’è anche un delizioso angolino dove la sera ci rifugiavamo per riposarci delle chilometriche camminate e per ammirare il cielo d’Africa.
Visto che sin da casa la mia idea era regalare giocattoli, matite, penne e lasciare i miei vestiti lì (ottima strategia anche per liberare la valigia per i numerosi souvenir comprati), gli ultimi giorni a Marrakech, pur alloggiando in un altro riad, perché volevamo conoscere un altro quartiere (scelta errata su molti fronti, ma ve ne parlerò in un’altra occasione) ritorniamo a salutare i gestori dello Zen per lasciare un sacco di indumenti, i giochini ed anche un’offerta che viene inserita in un porcellino di terracotta che servirà per acquistare i medicinali per l’inverno per i bambini.
Sapete la cosa che ci ha colpito di più? È che anche prima di conoscere le nostre intenzioni, ci hanno fanno accomodare nel patio offrendoci il tè, inoltre veniamo anche coccolati con un piccolo aperitivo. Cuore pieno e valigia vuota, cosa chiedere di più?
Lo Zen ci ha sicuramente segnati e lasciato un dolce ricordo nel cuore e sicuramente lo riprenoteremo sempre quando ritorneremo in Marocco. Lo consigliamo vivamente.
Volete saperne di più?
riad-zen.com
Un consiglio: conviene prenotare il transfert privato del riad che, per solo 15€ totali, ci ha portati a destinazione. La prima volta non è facile arrivare al riad e le macchine (taxi) non passano. Inoltre l’autista ci ha fatto anche da guida durante il percorso e abbiamo imparato molte cose della città.