I nomi amazigh (berberi) ancora protagonisti in Marocco e pare che i marocchini amazigh non siano ancora usciti dal dimenticatoio e dal razzismo. Ancora un contrasto nel dispositivo della nuova Costituzione , difficile da capire e in quali termini reale. Numidia, bellissimo nome a consonanti latine, è usuale tra gli amazigh. La piccola Numidia è nata da qualche giorno a Aïn Alleuh, avvenimento gioioso che è stato festeggiato in due modi, secondo le usanze e i costumi della regione. Sin qui tutto bene. Ma, una volta passata la festa, si è dovuto ricorrere alle burocrazia per adempiere a tutte le formalità amministrative. Fatto salvo che la famiglia Saïdi si è vista rifiutare l’iscrizione della piccola sul registro dello Stato civile a causa del nome, Numidia, essendo incompatibile (ignoriamo con cosa!!!). Lunedi’ 26 dicembre 2011, il responsabile del servizio anagrafe ha rifiutato questo diritto al felice papà di Numidia, spiegando che questo nome non figura sulla lista ha disposizione dell’ufficio, quindi impossibile registrare la neonata. In cambio, al papà è stato offerto di scegliere un nome direttamente dalla lista a disposizione (ovviamente nomi arabi). Ma di quali diritti umani si parla in Marocco se non esiste neppure la possibilità (libertà) di scegliere un nome al proprio bambino? Un nome splendido che non attenta sicuramente alla morale, alle pruderie, alla religione o alla patria, quindi perchè rifiutarlo? È inammisibile, ancor più se si pensa che l’amazigh è stato costituzionalizzato ed è equiparato con tutti i diritti dei marocchini di origini arabe. Benvenuti nel paese dei contrasti, a volte stridenti!
Credits: La Nouvelle T.com
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