a cura della Redazione
Ce l’ha fatta Marc Marquez. Il baby prodigio di casa Honda è il campione del mondo 2013 della MotoGP, traguardo conquistato proprio nella sua Spagna, a Valencia, dove a vincere è Jorge Lorenzo.
Marc Marquez – it.eurosport.yahoo.com
Un titolo meritato dal rookie che, nell’arco della stagione, è stato sicuramente il più continuo, per meriti suoi, e per la sfortuna che a più riprese ha colpito i suoi connazionali Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa, con cadute che ne hanno pregiudicato il rendimento. Entrambi hanno dovuto saltare il gp del Sachsenring, entrambi a causa di una clavicola malmessa per le cadute in terra tedesca, con l’aggravante di una doppia operazione per lo spagnolo, per il precedente di Assen (clamoroso quinto a 30 ore dai ferri). Ma mentre il maiorchino si è ripreso nella parte finale dell’anno, con 5 vittorie in 7 gare, Dani si è dimostrato ancora una volta fragile e ossessionato da un titolo che ogni volta gli sfugge: lo “O” di Aragon lo ha costretto così ad innalzare bandiera bianca. In tutto questo, Marquez ha inanellato una serie di quattro vittorie tra Germania e Repubblica Ceca, accumulando il vantaggio necessario da gestire nel finale. Dove, ricordiamo, l’incredibile squalifica in Australia ha ridato fiato a Lorenzo, per un mondiale che altrimenti si sarebbe chiuso anzitempo.
A Valencia il week-end comincia nel migliore dei modi per il futuro iridato: pole numero nove e tempo stratosferico, con quasi 4 decimi di vantaggio su Lorenzo, secondo ma alle prese con problemi al motore della sua Yamaha M1. Terzo Daniel Pedrosa, a precedere un Valentino Rossi nella posizione standard occupata per tutto un 2013 avaro di soddisfazioni, ad eccezione di una fortunosa affermazione in Olanda.
Si va in griglia con la consapevolezza che al leader del mondiale basta un quarto posto, con Lorenzo costretto a vincere. Partenza nel segno di Jorge che vola via, davanti ai rivali Honda e a Valentino Rossi. Una gara senza sussulti, dove il cabroncito cerca di contenere la sua verve in nome dei 13 punti di vantaggio.
Le posizioni al via vengono infatti confermate al termine dei trenta giri previsti: la vittoria valenciana è di Lorenzo, con gli altri iberici sul podio e il solito Valentino spettatore, quarto. Ma il mondiale è di Marc Marquez, straordinario interprete che, al debutto, si aggiudica subito il titolo, come Kenny Roberts nel 1978. Come solo i grandissimi possono fare. Del resto, a soli 20 anni, 15 podi su 17 gare sono numeri da fuoriclasse assoluto.
Lo spagnolo diventa così il più giovane campione del mondo della classe regina. Chapeau.
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