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Marsiglia: cosa vedere di mangereccio nella Capitale della cultura europea

Da Lilimadeleine

Marsiglia portoHo avuto la fortuna di passare qualche ora a Marsiglia, Capitale della cultura europea 2013: troppo poco per visitarla da turista, abbastanza invece per fare qualche incursione mangereccia.

Per mia fortuna, a farmi da guida c’era Silvia di Tasting the World: è stata lei a battezzarmi alle delizie gastronomiche della città, a farmi scoprire Le Panier, il quartiere più antico della città, dietro il Porto vecchio, che sembra una piccola Montmartre perché si trova su una collina ed è tutto un saliscendi di viuzze, locali e negozietti (leggete il suo articolo ‘3 motivi per visitare Marsiglia‘).

Marsiglia2

E soprattutto, è stata lei a darmi qualche consiglio per gli acquisti: così, sono tornata a casa con le borse piene. Non di sapone di Marsiglia, come si potrebbe giustamente pensare. Semmai, di birra e biscotti.

Trilogia marsigliese

Io avevo un’idea piuttosto confusa di Marsiglia: la immaginavo più che altro come l’ambientazione dei libri di Jean Claude Izzo (autore della trilogia marsigliese con Fabio Montale: ‘Casino totale‘, ‘Chourmo. Il cuore di Marsiglia‘ e ‘Solea‘), scrittore che qui nacque, visse e morì e che, come lui stesso scrisse, portava Marsiglia nel cuore.

Invece ho trovato una città luminosa, pulitissima, affascinante, piena di ristoranti francesi ma anche arabi, perchè come tutte le città di mare anche Marsiglia è un miscuglio di volti diversi, bar dove fermarsi a bere un bicchiere di Pastis, vera e propria istituzione marsigliese.

Se avrete la fortuna di passare di qui, vi lascio qualche consiglio per gli acquisti, così come li ho ricevuti io.

Bière La Cagole de Marseille

La Cagole
Se in Galizia si beve Estrella Galicia, a Marsiglia la birra ufficiale è La Cagole: già solo il packaging, così irresistibilmente vintage, la rende meritevole della vostra attenzione.

La Cagole Marseille

 Sul sito ufficiale, viene definita ‘fille des calanques‘: è una birra chiara Pilsen (disponibile nella due versioni blanche e blonde), nata in una piccola brasserie nel quartiere Le Panier. Non eccessivamente alcolica, ha un vago retrogusto di miele ed è molto profumata.

Potete trovarla in molti posti, supermercati inclusi, ma se siete a Marsiglia fate una visita al Bazar de César (4 Montée des Accolules, le Panier): è un meraviglioso negozietto ricavato nella vecchia brasserie dove La Cagole venne inventata.

Le Navettes di Marsiglia

Marsiglia navettes

Basta passeggiare per il Porto Vecchio di Marsiglia per accorgersi che, oltre al sapone e al Pastis, c’è un’altra tradizione gastronomica molto presente in città: quella delle navettes, i biscotti dall’inconfondibile forma di nave.

Li troverete ovunque e declinati in ogni possibile variante: ai fiori d’arancio, la ricetta tradizione, oppure all’anice, al cioccolato, alla frutta, alle nocciole. Potete provare quelli del Four de Navettes (136 Rue Sainte), la panetteria più antica di Marsiglia: oppure, per spendere meno, passeggiare per le viuzze e lasciarvi ispirare dalle vetrine di qualche forno meno celebre.

La loro origine è incerta, dipende dalla leggenda alla quale preferite credere: si ispirano alla barca sulla quale una statua della Madonna, nel XIII secolo, approdò a Marsiglia oppure a quella sulla quale le tre Marie (Maddalena, Salomé e Jacobé) arrivarono in Provenza in tempi più antichi?

A voi l’ardua sentenza.

Mentre ci pensate, vi lascio qualche foto di Marsiglia.

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