DUBAI (EMIRATI ARABI UNITI) – Marte Deborah Dalelven, la giovane donna norvegese condannata a 16 mesi di reclusione in un carcere di Dubai per essere stata stuprata, ha perso il lavoro. Stando ad una nota rilasciata dalla ‘THE One Total Home Experience”, una azienda che vende mobili al dettaglio, Marte è stata licenziata per via del suo “comportamento inaccettabile”.
Oltre al danno la beffa, si potrebbe dire, dato che la giovane donna era a Dubai per conto dei suoi ex-datori di lavoro.
I familiari della vittima hanno raccontato al sito norvegese The Local i giorni dopo lo stupro: “Marte ci ha chiamati dalla prigione quattro giorni dopo l’accaduto. Secondo me, tutto questo è assurdo, è una reazione normale andare dalla polizia per denunciare un abuso. Andare in galera sapendo di essere una vittima non è qualcosa che puoi prevedere.”
Marte ha denunciato lo stupro il 6 marzo. Anziché arrestare il colpevole, le autorità del posto hanno confiscato i suoi documenti, i soldi e poi l’hanno accusata di aver fatto sesso fuori dal matrimonio.
La giovane norvegese è stata condannata a 16 mesi di reclusione questa settimana. I suoi avvocati hanno presentato appello contro la sentenza, il che vuol dire che non sta ancora scontando la pena, ma a Marte non è concesso lasciare il paese.