Il verdetto di Cassiopea
Soggetto e sceneggiatura: Paolo Morales
Disegni: Paolo Morales e Davide De Cubellis
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Quattro rabbini vengono uccisi in giro per il mondo. Unico indizio il nome con cui sono definiti “Ba’al shem”. Un Maestro della tradizione ebraica chiede l'intervento di Martin Mystère al fine di svelare il mistero che si nasconde dietro alle morti dei suoi fratelli, ma il Detective dell'Impossibile è impossibilitato in un letto di ospedale, dopo una cena con i suoceri. Sarà Diana a muovere, in compagnia del figlio di uno dei rabbini uccisi, i primi passi nel mondo chiuso della tradizione ebraica. Si troveranno sui passi di una mistero le cui basi sono radicate quasi trent'anni ed in una setta che si prepara per l'arrivo del prescelto.
Paolo Morales lavora doppio questo mese. Si mette sia ai pennelli, con De Cubellis, ottenendo un buon risultato, ed anche ai testi. La storia richiama molto alla memoria qualcosa di già visto. Un mix tra "Indovina chi viene a cena", "Il collezionista di ossa", il classico film sull'anticristo ed un paio di film sul mondo ebraico i cui titoli non mi sovvengono (mi sa che oggi non è giornata per i titoli). Comunque la storia, anche se con dei momenti difficili, si sviluppa bene ed è un affresco piacevolmente culturale di parte di un mondo prettamente sconosciuto ai più. Infatti, il mystèro che più indaga il lettore sono lo stile di vita, le regole e convinzioni di una religione a noi vicina da decenni, ma altrettanto ignoto.
Una storia piacevole ed interessante, per vivere il fumetto anche come strumento di formazione culturale.