Festival della Commedia Antica: da Andromaca alle percussioni, dai Persiani a Leopardi e Omero, una ricetta estiva a firma del Comune di Marzabotto
Sei appuntamenti tra reading, teatro, e musica al fresco del Parco Archeologico di Marzabotto, tra un bicchiere di vino e le storie di un teatro antico, in perfetta sintonia con i giorni nostri
Area archeologica Misa- via Porrettana Sud 13 – Marzabotto (Bologna)
Marzabotto.
Si ricomincia dal numero tre: parte la terza edizione del Festival della Commedia Antica, una rassegna voluta fortemente dal Comune di Marzabotto che propone un’offerta estiva sul territorio che si differenzia per la qualità e i contenuti degli spettacoli proposti.
Il palcoscenico scelto quest’anno si sdoppia: il Museo Nazionale Etrusco con il Parco Archeologico di Marzabotto e la Pieve di San Lorenzo di Panico. In quest’ultimo sito gli spettacoli si terranno in una pregevole chiesa romanica sul cui sagrato a picco sul fiume sarà possibile cenare prima delle rappresentazioni.
I luoghi sono in perfetta simbiosi con gli spettacoli presentati, legati alla tradizione antica del teatro e alla sua ripresa fra Medioevo e Rinascimento.
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La fama raggiunta dal Festival ha conquistato sempre più artisti, che con la loro generosa bravura fanno assaporare la commedia e la tradizione antica con format più divulgativi e più alla portata di tutti. Tra gli artisti, Natalino Balasso, attore e scrittore, blogger e autore satirico, Pasquale Mirra, un talentuoso vibrafonista affermato in campo internazionale, Alfio Antico, un percussionista che unisce la tradizione popolare siciliana alla musica contemporanea, Filippo Amoroso e Massimiliano Farau che firmano l’adattamento della Andromaca di Racine, Claudio Carboni e Carlo Maver che hanno composto musiche originali per la prima serata del festival, e tanti altri.
“Tra le novità di rilievo e che ci incoraggiano a proseguire il nostro impegno – sottolinea Simonetta Monesi, vicesindaco del Comune di Marzabotto, nonché Assessore alla Cultura – c’è l’immagine utilizzata nel manifesto: si tratta di una tela che ci è stata offerta da Michele Ciacciofera, noto artista contemporaneo che da qualche anno si dedica anche alla scenografia teatrale. Pittore dell’essere e dell’esistere, dell’umano troppo umano e del sublime, Ciacciofera tesse attraverso le sue tele un racconto che tocca, di volta in volta, molteplici registri: dal lirismo del colore che suggerisce l’idea di paesaggio, di immense distese desertiche e dell’infinito di orizzonti sconfinati, all’orrore per i drammi dell’individuo.”
Il 10 luglio andrà in scena nello splendido scenario della Necropoli Est La Battaglia dei Topi e delle Rane, spettacolo inaugurale del festival, con Natalino Balasso, Claudio Carboni (sax) Carlo Maver (bandoneon), Pasquale Mirra (vibrafono). La rappresentazione è interamente prodotta dal Festival della Commedia Antica. Si tratta di un testo amatissimo, sulla cui attribuzione nei secoli i filologi si sono divisi (e molti lo hanno considerato opera originale di Omero), che fu tradotto da Giacomo Leopardi nel 1826.
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Per la serata di apertura è previsto un brindisi offerto dall’Amministrazione Comunale di Marzabotto.
Un’altra opera di notevole importanza della rassegna è il primo capolavoro di J. Racine, il primo esempio del suo teatro di nuda passione e realismo psicologico: Filippo Amoroso ha ridotto e adattato la tragedia in 5 atti composta nel 1667, inglobando le tematiche dell’Andromaca di Euripide.