Nel mio osservatorio privilegiato ho assistito, nel corso degli anni, a scene raccapriccianti di coppie in cui Lui, ridotto ad un’ameba parlante (o anche muta), era completamente succube di una Lei con l’attitudine di un generale. Ho provato molte volte reale compassione per quei poveri uomini assoggettati a queste donne infernali (e pure un po’ stronze) che mi sono sentita di suggerire un paio di cose a salvaguardia del maschio e soprattutto della salute di una coppia: care donne-dittatrici, mollate le redini ogni tanto e lasciate che sia lui a condurre il gioco! Dopotutto…
“Un po’ di polvere di stelle lanciata in aria, un soffio di fumo negli occhi per annebbiare la realtà e qualche goccia di pozione che stordisce possono farvi comodo. Non lo dovete uccidere o addormentare, ma scompigliare un po’ la realtà, mescolare le carte, scendere dagli stivali di Wonder Woman e mettersi le pantofoline con le piume di struzzo rosa di Barbie Gattina.” Queste sono armi magiche che solo una donna lucida ed intelligente è in grado di utilizzare. Niente di difficile, ma ci vuole comunque un po’ di impegno…
–Fargli credere che sia lui a condurre il gioco (a volte), lasciargli un po’ di libertà di azione e iniziativa senza bacchettarlo costantemente, accogliendo con sincero (o simulato) entusiasmo le sue proposte è un’ottima arma per risollevargli l’autostima e farlo sentire presente nella relazione.
Il pene-munito è insicuro per natura ed il poter essere utile è una pillola anti-distruzione-dell’ego importantissima da somministrargli giornalmente in piccole dosi. Quello che accade spesso è che la donna, dopo un po’ di tempo, tenda a sottomettere il proprio compagno, con atteggiamenti pratici e comportamenti mentali che lo rendono uno zerbino umano, ridotto nel potere decisionale personale e con la valenza di “figurante” nel menage a deux. Che tristezza!
Posto che nel sogno di un legame ideale i soggetti dovrebbero avere lo stesso peso e nessuno si dovrebbe “tirare dietro” l’altro, se siete donne particolarmente forti, intelligenti e con l’attitudine al comando, utilizzate il vostro acume per giocare ad interpretare la dolce cucciola, senza aver paura di mostrare la parte fragile e debole, e lasciandovi coccolare e portare, per una volta, dove vuole lui. E’ importante, altrimenti nella migliore delle ipotesi in poco tempo avrete a che fare con un’ameba pronta ad obbedire a ogni vostro desiderio (mentre voi trainate il carretto…che alla lunga è sfiancante); nella peggiore si stancherà lui di sentirsi l’inutile accessorio di una donna che non lascia mai spazio a niente&nessuno (e quando vi mollerà non vi prodigate in esotiche scenate napoletane con lacrime da coccodrillo amazzonico).
E poi, ogni tanto non sentite il bisogno di spegnere il cervello e lasciarvi portare? Io, a volte, sì. Ci sentiamo alle 18.25 su radio m2o per parlarne con LaMario e LaTringa…;) Have a nice weekend!!!