Massa e Liori, ‘bancarottieri’ di professione

Creato il 03 aprile 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

“Bancarottieri si nasce, e noi modestamente lo nacquimo” [cit.]

FrAgile

Di nuovo alla ribalta della cronaca, con la notizia del loro arresto per il fallimento di Video On Line 2, i fratelli Liori e Claudio Marcello Massa.

Si allunga così il già ricco curriculum fallimentare di questi personaggi: dove passano loro la liquidazione, non nel senso di Tfr, è garantita.

Rabbrividiscono (o meglio, il sentimento più condiviso in Facebook è “mi viene da vomitare”) i lavoratori che hanno perso il lavoro per colpa da Massa & Co a risentire i nomi di chi ha scientemente portato al fallimento le loro aziende. “Certo il palmares che hanno è notevole e si allunga sempre di più. Sarei contento se venissero rinchiusi come in un paese civile dovrebbe succedere.”, scrive un lavoratore.  “Quando gli toglieranno definitivamente la licenza di uccidere aziende?”, dice con rabbia un altro.

E l’accusa ad uno Stato che dovrebbe vigilare per prevenire reati che mettono in strada migliaia di lavoratori è evidente in tutti i commenti: “Era chiaro che non erano degli imprenditori, la lista delle aziende portate alla rovina era lungo e noto, perché nessuno li ha bloccati prima che ci acquisissero? Perché il governo non è intervenuto, perché è toccato ai lavoratori impugnare la cessione?”, si sfoga una lavoratrice.

Chi parla sono i lavoratori di Raf Phonemedia, fallita nel 2011, dove tra il 2009 e il 2010 quasi 8000 persone da un giorno all’altro passando nelle mani di Massa si sono trovate senza stipendio e senza ammortizzatori sociali.

E soprattutto i lavoratori di Agile, ancora in amministrazione straordinaria, ma prossima alla liquidazione. Era il giugno 2009 quando Eutelia per liberarsi in un colpo di duemila lavoratori, si avvale dei servizi di liquidazione di Massa (ufficialmente fa una cessione di ramo d’azienda).  A luglio dello stesso anno, solo un mese dopo la cessione, Massa già non pagava gli stipendi. Quando si dice l’efficienza!

In quei mesi della seconda metà del 2009, Massa negava con un’incredibile faccia bronzea il mancato pagamento degli stipendi e denunciava una congiura mediatica contro di lui. Rimane indimenticabile la sua dichiarazione in un’intervista dove spiega chi c’è dietro all’attacco mediatico contro di lui, “Perché questo attacco mediatico nei nostri confronti? Perché in questo business il nostro primo competitor èla Fiom Cgil, che controlla diverse aziende del settore. Destabilizzi un competitor, poi quando è in difficoltà lo fai acquistare da un amico. Pensi che Fiom controlla anche una società che si occupa di intercettazioni. E non mi faccia dire altro.”

Bisogna dire che Massa è veramente un grande fantasista rubato al cabaret, peccato non ci sia niente da ridere.

di Cadigia Perini | @cadigiaperini
(3 aprile 2012)


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