Massacro di cani in Ucraina

   Qualcuno, tanto per cambiare, obietterà che i problemi e i casi di primaria importanza sono ben altri… obietti pure! Per parte mia, ritengo che il grado di civiltà di una comunità, di un popolo, di una nazione, di tutti noi sia legato anche al rispetto per le forme viventi di ogni grado e tipo (rispetto e salvaguardia delle specie animali, della vegetazione, dell’ecosistema in generale). In preparazione dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936 i nazisti tolsero dalle strade e deportarono i mendicanti, i rom e i sinti, chiusero locali considerati immorali e internarono omosessuali sulla base del famigerato paragrafo 175, stessa sorte toccò ai cani randagi… ma di questo non si parla. Allora come oggi, in Ucraina degli autentici squadroni della morte stanno rastrellando da mesi le vie delle città che ospiteranno i prossimi Europei di calcio, catturano i cani randagi, li avvelenano, li giustiziano sommariamente, li bruciano lì sul posto in forni crematori mobili o li portano in strutture preposte per lo smantellamento delle carcasse. Allora come oggi, si deve dare un’immagine pulita, ordinata a chi viene da fuori, mostrare l’organizzazione di un paese e nascondere le magagne… Il principio è sempre quello, fu inaugurato dai nazisti nel ’36 e poi confermato in seguito, in forme diverse, in occasione di appuntamenti sportivi e non considerati rilevanti. A quanto pare lo scorso dicembre una delegazione dell’UEFA ha incontrato le autorità ucraine per fare in modo che fosse dichiarato illegale questo sterminio, però, secondo le ultime testimonianze, sembra non siano stati presi provvedimenti e la situazione non è cambiata molto. So che è una chimera, ma mi piacerebbe molto veder puniti i paesi autori di simili atti privandoli delle manifestazioni che dovevano organizzare. Non credo che questo possa accadere, almeno finora, gli interessi economici in ballo sono troppo grossi, però mi auguro che un giorno le ragioni di un sentimento di amore e rispetto per tutti gli esseri viventi prevalgano finalmente sulle ragioni del denaro…

you may say I’m a dreamer, but I’m not the only one…

© Marco Vignolo Gargini

http://www.greenstyle.it/euro-2012-la-strage-di-cani-in-ucraina-non-si-ferma-6886.html