Franco Simonelli / Massaggio, Stress, Wellness / allungamento, ambito, benessere, digestione, energia, indiani d america, lavoro, massaggio californiano, organismo, principi, respiro, terapia / 0 Comments
Il Massaggio Californiano deriva da un lavoro di sintesi che raggruppa diverse scuole e tradizioni come la massoterapia svedese, pratiche corporee degli Indiani d’America e tecniche di respirazione.
La sua nascita è avvenuta nell’ambito dello sviluppo, negli Stati Uniti, di una serie di terapie che predicavano la liberazione del corpo, l’espressione dei sentimenti e l’equilibrio globale della persona.
I massaggi, infatti, erano associati a terapie di gruppo. E’ proprio in questo contesto“new age” che la tecnica del massaggio californiano si è pian piano sviluppata e si è professionalizzata, prima di diventare popolare e di estendersi al mondo intero, nel corso degli anni ’80.
Principi
Il Massaggio Californiano è definito anche Massaggio Sensitivo, Massaggio Meditativo, Massaggio Anatomico, Massaggio rilassante psicosomatico.
La sua tecnica consiste nell’avvolgere e modellare il corpo nella sua totalità, alternando movimenti fluidi, leggeri, lenti, armoniosi, ritmici, dolci e molto estesi: è come se le mani eseguissero una coreografia armoniosa sul corpo.
Il massaggio viene eseguito con oli profumati che permettono di rendere i gesti più scorrevoli, dando una straordinaria sensazione di benessere, di completezza, di gioia e di calma. Le mani dell’operatore sono sempre a contatto con il corpo di chi riceve il massaggio e si muovono con ritmo lento e sincronizzato con il respiro.
I gesti del Californiano sono studiati per trasmettere energia alla persona che riceve. Tecnicamente si avvalgono della più completa gamma di manipolazioni che esista: sfioramento, trazione, vibrazione, impastamento, pressione locale, pressione scivolata, torsione, frizione, cullamento, allungamento, becco d’anatra, scollamento
Benefici
Il Massaggio Californiano rilassa, dona una sensazione di tranquillità, pace e calma liberando la mente dai pensieri. Ha un’azione tonica sulla pelle, agisce sul sistema muscolare sciogliendo le contratture e rendendo più elastiche le articolazioni.
Stimola la circolazione sanguigna e linfatica, riattiva la vitalità della respirazione, favorisce la digestione e l’eliminazione delle tossine. E’ il massaggio anatomico per eccellenza modella il corpo, lo ringiovanisce e in questo senso funziona come cura di bellezza.
Le manovre del californiano sono studiate per trasmettere energia alla persona che lo riceve. Stimolando dolcemente le numerose terminazioni nervose dell’organismo, stabilizza anche l’equilibrio nervoso. Esaltando l’interiorizzazione, permette di ritrovare la ricchezza dei sensi e di dare ascolto ai segnali che il corpo manda. C’insegna ad ascoltare noi stessi, a comprenderci meglio e aprendo le nostre porte interiori, ci porta ad accostarci con maggiore confidenza, sicurezza e socievolezza agli altri e al mondo esterno.
Quindi, il suo effetto è fisico ma anche psicologico, poiché questo massaggio migliora, per riflesso, la percezione del corpo, l’ascolto, l’autostima, e favorisce l’appagamento.
Il massaggio connettivale è controindicato in caso di: febbre o influenza in fase acuta, problemi cardiaci gravi, diarrea, vomito, micosi o malattie cutanee infettive, flebiti acute, infiammazioni cutanee evidenti, bruciature.
Fonti: www.nonsolomassaggi.com