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Massimo Fini, Una vita, Marsilio 2015

Creato il 25 febbraio 2015 da Malvino

È il suo libro migliore, davvero molto bello, a tratti commovente, ma d'una commozione mai umida, mai ruffiana. Alla scrittura, da sempre d'ottima qualità, qui s'unisce la materia, ricchissima, estremamente varia, sapientemente ricomposta. Come per ogni autobiografia, e anche questa non fa certo eccezione, si potrebbe, volendo, star lì a perdere un'infinità di tempo a dissezionare e a catalogare reticenze che velano e iperboli che sparacchiano, ma la compiutezza del narrato fa passare la voglia: Massimo Fini si racconta e si fa prendere sulla parola. Una pessima copertina, occorre dire. Un sottotitolo fin troppo indisponente, che scimmiotta - chissà se ironicamente o no - lo Zarathustra nietzschiano, e dunque è civettuosamente depistante. Un indice dei nomi, poi, che in fondo a un'autobiografia sta sempre troppo come a piedistallo. Tolto questo, un libro eccezionale. Complimenti. E grazie.


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