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Massimo Gargano (Anbi): “Urge un Piano straordinario di manutenzione del territorio”

Creato il 25 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Danni valutabili miliardi di euro, considerando i danni arrecati dalla lunga stagione delle piogge che colpisce le regioni del Nord, comprese Emilia Romagna e Toscana. È più costosa la cura che la prevenzione, anche in questo caso. Il presidente dell’associazione nazionale bonifiche e irrigazioni rilancia uno dei buoni propositi che oltretutto attiverebbero utili lavori e cantieri preziosi. Fra i partiti, Sel ha sottolineato chiaramente questa necessità in campagna elettorale: la manutenzione del territorio. Occorre però il consenso del governo Letta: saranno ascoltate queste proposte o resteremo impantanati nelle diatribe sull’Imu?

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“L’emergenza alluvionale, non ancora conclusa in Veneto, è solo l’apice di una crisi idrogeologica, che perdura da circa tre mesi, arrecando danni ingentissimi all’agricoltura ed ora anche alla popolazione ed alle attività produttive.”

Lo evidenzia Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, a fronte dei dati, che segnalano un incremento medio delle piogge, sul territorio nazionale, pari a circa il 50% con punte di quasi il 300% proprio nel Veneto. E’ un ulteriore aggravarsi dei cambiamenti climatici in atto, che confermano l’ urgenza di un Piano Straordinario di Manutenzione del Territorio, mirato ad adeguare la rete idraulica alla crescente urbanizzazione (nel Veneto ora, come prima in Emilia Romagna e Toscana, i bacini di espansione delle piene, laddove realizzati, hanno dimostrato di essere una valida difesa per preservare i centri urbani dagli allagamenti) ed a rafforzare le difese arginali (le rotte sono il pericolo più grande).

“Da novembre scorso – conclude Gargano – la lunga stagione delle piogge ha causato danni per miliardi di euro soprattutto in Toscana, sull’Appennino Emiliano, adesso in Veneto senza contare le vittime e le conseguenze incalcolabili sullo sviluppo economico di una comunità.

La proposta di Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, che abbiamo presentato ad Aprile, prevede 3.342 interventi per un investimento di 7.409 milioni di euro, finanziabili con mutui quindicennali.

In occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, in corso in tutta Italia, chiediamo al Governo, al Parlamento, alla forze politiche di confrontarci per dare avvio ad un piano di lavori immediatamente cantierabili e che eviterebbero di spendere cinque volte tanto per riparare i danni.”

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