Cosa vuol dire essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri? Nella puntata di “Pane quotidiano”, la trasmissione condotta da Concita De Gregorio, in onda mercoledì 1 ottobre, alle 12.45 su Rai3, lo psicoanalista Massimo Recalcati traccia l’elogio dell’insegnamento, purché questo realizzi il “miracolo possibile” di trasformare il sapere in un oggetto di desiderio
vai al video: Video Rai.TV – Pane Quotidiano 2014-2015 – Massimo Recalcati – Pane quotidiano del 01/10/2014.
L’ora di lezione (?) (?)Periferia di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell’incontro a «salvare» Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica dell’insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l’orizzonte. È il piccolo miracolo che può avvenire nell’ora di lezione: l’oggetto del sapere si trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio dell’insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza.