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Massonis Causa

Creato il 31 gennaio 2011 da Albino

Ho letto alcune dichiarazioni di Nicole Minetti e ci sono rimasto un po’ cosi’. La tipa si difende dagli attacchi ricordandoci con insistenza ogni due o tre frasi di essere “laureata col massimo dei voti”. Questo e’ un esempio lampante di Berlusconismo, fateci caso. Marketing allo stato puro: si martella incessantemente su supposti “pregi” di un prodotto, si nascondono le pecche sotto il tappeto, si svia l’attenzione, si urla al complotto. Un’iperbole della comunicazione da televendita Eminflex.
Cioe’, gente. Qui stiamo parlando di una venticinquenne senza esperienza che ha avuto il solo merito di conoscere il presidente del consiglio al San Raffaele durante l’incidente del duomo in faccia. La tipa puo’ essere descritta da quattro elementi: una laurea triennale in igienista dentale, un bel faccino, due gran tettone e una tendenza a parlare in maniera orrenda al telefono, sia dal punto di vista lessicale (briffare e’ proprio una cafonata, non si puo’ sentire. Ce la dice lunga sul livello della persona), sia da quello del numero impressionante di parolacce che riescono ad uscire da quella bocca.

Ed e’ qui l’iperbole: alla gente con un cervello resta da dimostrare fino a che punto una laurea triennale in igiene dentale DA SOLA possa far curriculum per un consigliere regionale (e, se non fosse scoppiato lo scandalo, ci potato scommettere: futuro parlamentare e forse anche ministro), mentre alle menti deboli, a quelli che non si informano ma guardano solo la tv, che cosa resta? Resta la chiamata del premier a Lerner, il quale ha lanciato un messaggio chiaro alla mente debole: Lerner stava diffamando una persona dall’onesta’ cristallina che e’ stata eletta democraticamente a causa dei suoi alti meriti linguistici (!) e di studio. “Laureata con il massimo dei voti” e’ un’immagine che evoca il ricercatore universitario, il fisico nucleare, la mente superiore… e invece, ‘sta troia non e’ altro che un odontotecnico (con tutto il rispetto per la categoria degli odontotecnici, e anche per quella delle troie).

Dove ci portera’ tutto questo? Ve lo dico io dove ci porta: ci porta al 1982, l’anno in cui fu sequestrato il Piano di Rinascita Democratica della P2. Piano che prevedeva la creazione in Italia di un autoritarismo “nascosto” dove la societa’ massonica controlla la massa attraverso i mezzi di comunicazione. Al fine del raggiungimento dell’obiettivo il piano prevedeva alcuni passi obbligatori per preparare da una parte la popolazione civile, e dall’altra per piegare la costituzione e gli organi di controllo (copio da wikipedia):

1) La nascita di due partiti “l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l’altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale).” allo scopo di semplificare il panorama politico. Questi, a trent’anni di distanza, coinciderebbero rispettivamente con il Partito Democratico ed il Popolo delle Libertà. Il sospetto potrebbe trovare fondamento nel fatto che il leader del secondo partito, Silvio Berlusconi, era iscritto alla P2, nonché nella presenza di diversi piduisti in entrambe le formazioni politiche, sebbene la spinta propulsiva al cambiamento abbia avuto origine nel primo partito.
2) Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all’epoca permesse solo a livello regionale) allo scopo di controllarle, e in questo modo influenzare l’opinione pubblica; nonché l’abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. Prima della scoperta della loggia questo aspetto era giunto a realizzazione con il controllo dei principali quotidiani e l’acquisizione di telemilano58 (poi Canale 5). Dopo la scoperta della loggia questo aspetto del piano sembra sia portato avanti dall’iscritto Silvio Berlusconi che ha acquisito altri due canali televisivi e allo stato attuale controlla direttamente o indirettamente alcune testate giornalistiche e la RAI.
3) Progetto Bicamerale del 1997 (Commissione parlamentare per le riforme costituzionali).”ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera e funzione economica al Senato)” che coinvolse principalmente Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi, appunto i leader dei due maggiori schieramenti.
4) Riforma della magistratura: divisione tra ruolo del P.M. e del magistrato, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento. Tema nell’agenda politica dalla fine della Prima Repubblica e tuttora attuale. Si osserva che introdurre la responsabilità del CSM nei confronti del parlamento sarebbe tecnicamente una subordinazione del potere giudiziario al potere legislativo, e quindi verrebbe meno la separazione dei poteri. La modifica, infatti, necessiterebbe di una riforma costituzionale.
5) Riduzione del numero dei parlamentari
6) Abolizione delle province.
Trova corrispondenza nel programma elettorale di Forza Italia del 1994, 2001 e del Popolo delle Libertà del 2008, limitatamente alle province al cui interno vi sono “città metropolitane”; ma anche nel programma del Partito Democratico sempre per le elezioni del 2008.
7) Abolizione della validità legale dei titoli di studio. Nel programma di Forza Italia del 1994.

A prescindere dalle analogie, viene da pensare. Il controllo dei media, i due partiti piu’ facili da controllare, l’indebolimento delle camere tramite divisione di competenze e riduzione dei parlamentari, eccetera. Penso a quello che ripete Grillo da anni ormai, dicendo che “destra e sinistra sono uguali“. Penso a tutti gli iscritti alla P2 che stanno sia da una parte sia dall’altra, sia alle stanze di comando degli apparati civili e militari. Penso a Masi che chiama Santoro e gli dice che si dissocia ancor prima di aver visto la puntata; penso a Signorini che fa una trasmissione da ipnosi, da lavaggio del cervello. Penso all’Italia tifosa, incapace di ragionare, all’Italia focosa di destra che perdona tutto a Berlusconi in nome dell’eterno “senno’ vanno su i comunisti“. All’Italia della FIOM ferma a cinquant’anni fa, alla lotta per corporazione e non per aiutare l’operaio. All’Italia che e’ impaurita come la Juve, alla gente che non sa a chi credere. Penso a una sinistra buona, ad una sinistra obamiana che cerca di emergere dalle ceneri del vecchio, ma come si fa se i fili sono sempre tirati dai soliti D’Alema, Fassino, Veltroni? Penso alle primarie del PD a Napoli, dove il voto di scambio ha vinto un’altra volta. Penso all’Italiano medio che non ce la fa piu’ ed esasperato dice “ci vorrebbe un colpo di stato”, come se il colpo di stato ci mettesse in mani migliori.

E mi chiedo. Questo capovolgimento continuo della realta’, questo scontro continuo a chi giova? E soprattutto, a chi conviene di saperci cosi’ distratti a parlare sempre e comunque d’altro? Siamo cosi’ sicuri che sia solo Berlusconi quello che manovra tutto? O c’e’ di piu’?



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