mater et labora

Lo so che sono contorta e incasinata. Il problema principale è il tempo. Ma credo che se anche babbuccio natale mi avesse ascoltato e regalato un’oretta al giorno in più forse non sarebbe cambiato nulla.

E allora vi chiedo la pazienza dei buoni lettori affezionati e mi scuso per la confusione. MA…

Domani, chi leggerà Io donna, troverà sorprendentemente che il blog con cui mi firmo non è uno virgola due. Si chiama in realtà Mater et Labora. Ora, avrei voluto dirvelo con più calma come si fa con un fidanzato geloso, ma uno virgola due è destinato diciamo a perdersi nell’etere. Al suo posto dai giorni a venire ci sarà materetlabora.org. Lo so che probabilmente non vi starete tormentando per la disperazione però mi sembra giusto anche spiegarvi perchè. Mater et labora è la prosecuzione di uno virgola due. E’ solo un modo per sganciarmi da un nome troppo legato al lavoro precedente e che rischiava di tenermi ancorata e legata lì per sempre. Mater et Labora è un luogo un pò più personale, più vicino, più mio, rispetto a quello che è stato finora occuparmi solo di alcuni temi. Temi che, sia chiaro non saranno abbandonati perchè tuttora ci lavoro e ci saranno sviluppi futuri. Però diciamo avevo bisogno di un posto dove fossi più a mio agio. Quindi senza farla tanto lunga, da oggi in poi mi troverete sia qui che lì. I contenuti saranno identici, e per qualche giorno,  li continuerò a tenere entrambi. Non vi spaventate se tra qualche giorno entrerete qui e sarete catapultate in un alto luogo. Non temete. Arriverete comunque a destinazione. Chissà, se sono stata abbastanza chiara. In fondo è solo mezzanotte, dovrei essere ancora fresca fresca. Ci vediamo domani allora qua o là.