Non riesce a credere ai suoi occhi Matt Bomer, accolto al Giffoni Film Festival, dall’entusiasmo di un mare di ragazzini che non si sono persi una puntata di White Collar. L’attore è attualmente impegnato sul set degli ultimissimi episodi del telefilm ed anticipa: “Mancano appena due settimane prima della fine delle riprese e sarà un finale intenso e risolutivo. Mi ero fatto un’idea di come dovesse finire e sono contento perché gli autori hanno accolto le mie idee. Sarà un finale sconvolgente per alcuni versi, ma credo che sia un bene essere emozionati e commossi dal finale”.
Ha però ammesso che quell’esperienza gli mancherà: “Certo che mi mancherà: ormai sul set siamo una famiglia, ma tutte le cose belle finiscono”. Bomer è reduce dallo straordinario successo di The Normal Heart, il titolo HBO per il quale ha ricevuto la candidatura agli Emmy Awards e che in Italia vedremo a settembre su Sky Cinema. “È stato un ruolo difficile da affrontare”, ha commentato, “ho cercato di tirare fuori tutta la voglia di vivere del personaggio, in maniera sempre più forte a mano a mano che la sua personale situazione peggiorava”. Un ruolo che lo ha fisicamente provato e per il quale ha perso dai 25 ai 30 kg: “Mi sono preparato a lungo perché volevo che il personaggio venisse fuori così come pensato dagli autori. Più perdevo peso, più era facile immedesimarsi nelle sue difficoltà. Grazie all’affinità che si è venuta a creare con il protagonista Mark Ruffalo ogni scena è venuta meglio della precedente”.
Tra i prossimi lavori annuncia il sequel di Magic Mike con Channing Tatum (“Sono entusiasta di tornare a lavorare con quel cast”, ha dichiarato) e il progetto di un documentario sulla condizione e le discriminazioni dei gay in Russia. “Sono assolutamente convinto che la crescita dei ruoli gay al cinema e in tv possa aiutare le persone a sentirsi meno sole, sempre che non vengano stereotipati: l’importante è che i personaggi siano scritti, pensati e interpretati bene, per farne prima di tutto degli esseri umani credibili”, ha osservato. “Come attore sento la responsabilità di rappresentare credibilmente quelle che sono persone, che hanno tra le loro tante caratteristiche quella di essere gay. Ma non è questo che le definisce come esseri umani”.Nel giugno 2015 esordirà invece come doppiatore quando nelle sale americane uscirà B.O.O. (Bureau of Otherworldly Operations), film d’animazione della DreamWork che lo vede al fianco di Melissa McCarty. L’attore texano ha poi fatto chiarezza sulle voci che lo volevano come uno dei papabili per il ruolo di Christian Grey nella trasposizione cinematografica di Cinquanta Sfumature di Grigio. “Onestamente non ho letto il libro, so che è stato molto dibattuto e sono lusingato che si sia pensato a me per quel ruolo, ma di fatto non so di cosa si stia parlando”.
Matt Bomer è uno degli uomini più sexy del mondo e c’è chi lo ha perfino paragonato per eleganza e bellezza al nostro amato Marcello Mastroianni. “Sono un suo grande fan”, ammette l’attore statunitense, “la prima volta che ho visto La Dolce Vita, ho pensato: e quello chi è? Era elegantissimo e mi è stato di grande ispirazione lungo il mio percorso artistico, soprattutto in White Collar”. Una carriera molto versatile la sua poiché divisa tra l’impegno televisivo e quello cinematografico. “Oggi non c’è più tanta differenza tra serie TV e cinema. Come artisti l’unica cosa che ci interessa è raccontare belle storie senza discriminare un mezzo o un altro. Dopo aver finito di girare Magic Mike 2, vorrei concentrarmi sulle storie che ho voglia di raccontare al pubblico, che più mi commuovono. Oggi l’attore mira ad entrambi i settori. L’esempio più lampante è quello di Matthew McConaughey, che dopo aver vinto un Oscar si è cimentato in una serie televisiva di successo come True Detective”.
Bomer ha infine espresso la sua impressione sul Giffoni: “Sono incredulo e nello stesso tempo grato per l’accoglienza. Non sapevo cosa aspettarmi venendo, ma non pensavo di essere così popolare anche qui. Mi sono davvero commosso”. Il tema Be Different? “Davvero un bel tema. È una gran cosa insegnare ai ragazzi ad essere diversi. Mi viene in mente una citazione di Oscar Wilde – Sii te stesso perché tutti gli altri sono già occupati. Mi piace che qui a Giffoni sia enfatizzata la condivisione del valore dell’essere unici”
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
Foto: Pagina Facebook – Giffoni Film Festival