Matteo Renzi diserta il meeting di Cl ma rilascia un intervista al settimanale “Tempi”

Creato il 23 agosto 2014 da Nicola933
di Erica Vaccaro - 23 agosto 2014

Di Erica Vaccaro.

Il cielo sopra Matteo” è questo il titolo scelto per l’intervista del direttore di “Tempi” Luigi Amicone al Presidente del consiglio Matteo Renzi. Il testo integrale verrà diffuso domani all’apertura del meeting di CL ma sul sito online della rivista è possibile leggere uno stralcio dell’intervista. Il premier affronta diversi argomenti che spaziano dalla questione degli 80 euro, riforma della scuola fino a toccare alcune tematiche di politica estera come il fiscal compact e la guerra in Medio Oriente.

Il premier si ritiene molto soddisfatto per essere riuscito nell’intento di far approvare in prima lettura la riforma del Senato e anche per aver approvato il decreto sulla Pubblica Amministrazione. Parla anche degli 80 euro e si difende da chi lo ha aspramente criticato sostenendo che “si può sempre fare di più, ma noi siamo i primi ad aver fatto il più imponente taglio strutturale delle tasse e la più grande operazione di redistribuzione della ricchezza da decenni e che sarà confermata anche nei prossimi anni”. “Bisogna passare dalla logica del piagnisteo a quella della proposta” , togliere il paese dalle mani dei soliti noti – e aggiunge – “questa è la rivoluzione culturale che serve all’Italia: spalancare le finestre e fare entrare aria nuova”.

Sull’ Europa il premier usa toni molto duri. Ribadisce l’intento di rimanere sotto la soglia del 3% e critica aspramente chi ritiene che l’Italia necessiti di un aiuto esterno: “Quando poi sento parlare di aiuto esterno mi scappa da ridere. L’Italia dà all’Europa più soldi di quelli che l’Europa dà all’Italia – e aggiunge – noi stiamo aiutando l’Europa, non è l’Europa che aiuta noi”.

Riguardo alla politica estera il premier è convinto che le questioni gli ultimi mesi non possono essere affrontate dagli stati singolarmente: “Queste sono sfide che o l’Europa è in grado di affrontare o l’Europa non è”.

Anche la scuola sarà al centro del consiglio dei ministri del 29 Agosto. Matteo Renzi parla della sfida educativa come di una priorità “Tra dieci anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i funzionari degli uffici studi delle banche o i politici di Montecitorio; l’Italia sarà come l’avranno fatta le maestre, i maestri, gli insegnanti” ecco perché il premier sta elaborando insieme al ministro Giannini una riforma complessiva che vada incontro alle esigenze “dei ragazzi, delle famiglie e che affronti il tema del personale docente”.

C’è poi un riferimento al programma dei mille giorni e lì il progetto appare molto ambizioso: “riforme costituzionali e legge elettorale; riportare l’Italia sullo scenario internazionale; la nuova Pubblica amministrazione; spending review, riforma del lavoro, del fisco, del Terzo settore, della giustizia e lo “Sblocca Italia”.


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