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Matteo Renzi e gli sgabelli di Hitler

Creato il 16 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Io sono il Prologo. Matteo Renzi si sta arrabattando, bene o male, per trovare una soluzione. Lo fa in modo complicato. Il sentiero di Renzi si perde tra la nebbia, con qualche inciampo. Porterà a una soluzione? Forse Bersani, con le sue marce contro la povertà ma non contro gli sfruttatori, non concluderà nulla di nulla. Noi Prologhi possiamo introdurre solo a giochi d’ombra. La realtà non la conosciamo.

Dopo qualche tempo, abbastanza lontano dalla fine della seconda guerra mondiale, la notizia è circolata ed è diventata di dominio pubblico. Ai vertici della multinazionale svedese delle mensole e degli sgabelli c’è il nazismo, lo dice ormai anche Wikipedia, lo si trova balzando qua e là su Internet. Simpatie naziste, idee filo-naziste, nazismo, quel fenomeno che si è trasformato e diffuso in modo tremendo. Poi l’industriale svedese ha fatto ammenda, sinceramente o no. Avrà fatto fortuna come tanti altri grazie alle solite amicizie. Dopo un regime non c’è un salto temporale: ci sono abili personaggi che trovano il modo di procedere e magari tenersi in contatto. c’è chi resta intrappolato in un ganglio di storia e chi balzella sagacemente da uno snodo all’altro.

Oggi frequentare l’Ikea è un problema per Anna Finocchiaro, come per qualunque noto uomo politico che proviene dal Pci? Sarà per questo che la senatrice Finocchiaro ha fatto la spesa all’Ikea con la scorta? Non si sa. Ma se fosse così?

Matteo Renzi saprà bene queste cose di pubblico dominio, eppure non ha avuto dubbi: ha sparato dichiarazioni alzo zero contro la Finocchiaro, resasi d’altro canto bersaglio di critiche feroci da parte del pubblico di sinistra per le dichiarazioni assai moderate duranti gli anni buoni di Berlusconi, dal 2008 in poi. Le imitazioni di Sabina Guzzanti parlavano chiaro. Quest’ultimo motivo sarà pure stato trainante.

Ironizzare su una scorta non è simpatico però. Ieri Matteo Renzi ha di nuovo incontrato in privato Silvio Berlusconi. Ormai avranno fatto amicizia, ci sarà feeling, chi lo sa. In un Paese come questo avvengono incontri di ogni tipo senza problemi.

Ma che cosa si sono detti? Sono uomini politici molto seguiti e influenti. Non avranno certo parlato di lirica al teatro Regio di Parma.

Non sapremo mai di che hanno parlato. Pare un complottone verdiano. Jago sdoppiato? Sos.

Renzi però ha dichiarato che vuole “mandare Berlusconi in pensione, non in galera”. Allora la magistratura non conta nulla? Nessun magistrato condannerà mai Berlusconi senza prove schiaccianti: sappiamo quali rischi corre in caso di risarcimento danni contro un esercito di avvocati strapagati. Ma c’è sempre qualcuno nel Pd nazionale che vuole sostituirsi ai poteri altrui, e sempre in modo opaco, lasciando all’oscuro i cittadini.

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