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Matteo Renzi e quasi tutti i suoi cari schierati in difesa di Gianni De Gennaro

Creato il 10 aprile 2015 da Tafanus
Gianni De Gennaro, la difesa è bipartisan L'ex prefetto unisce (quasi) tutta la politica (Fonte: l'Espresso)

"Il governo non ha alcun dubbio sulla qualità e la competenza del presidente di Finmeccanica De Gennaro, lo diciamo in modo molto chiaro". Matteo Renzi chiude così la polemica innescata dalla sentenza della Corte Europea per i diritti umani. Dice che serve "subito" una legge che introduca il reato di tortura, ma anche che i fatti di Genova, il massacro della scuola Diaz, non fanno di Gianni De Gennaro uomo imbarazzante. Anzi. Dovrà continuare quindi a vergognarsi, il presidente del Pd Matteo Orfini che, appena uscita la sentenza per le "torture" della Diaz, aveva twittato: "Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica".
Smentita dunque l'interpretazione diffusa sulla stampa di oggi, secondo cui il prolungato silenzio di Renzi, così come nel recente caso del ministro Maurizio Lupi, sarebbe dovuto suonare come un'invito alle dimissioni spontanee. (Alla coscienza di De Gennaro si era rimessa anche la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani).
Hanno invece trovato una risposta le dichiarazioni arrivate da Forza Italia, che suonavano un po' tutte come quella di Gianfranco Rotondi: "De Gennaro è un servitore dello Stato apprezzato da tutti i governi della prima e della seconda Repubblica. Se Renzi non ferma la speculazione di Orfini non si apre un "caso De Gennaro", ma un caso di affidabilità del governo sul piano del senso delle istituzioni".
Già il presidente dell'autorità anti corruzione Raffaele Cantone - come De Gennaro nominato dal governo - aveva preso le difese del capo di Finmeccanica: "Gianni De Gennaro è stato indagato e assolto" ha ricordato il magistrato intervenendo ad Agorà su Raitre, "l'assoluzione conta pure qualcosa, quindi non può pagare le responsabilità complessive di una macchina intera" [...]
Gianni De Gennaro è uomo potente e si difende da solo ma, come ricorda Rotondi, l'apprezzamento è bipartisan da sempre. L'allora ministro della giustizia Piero Fassino quando De Gennaro fu nominato per la prima volta a capo della Polizia (dopo che il governo di centrodestra, con Maroni all'Interno, lo aveva fatto vicecapo) parlò di "un'ottima nomina". Silvio Berlusconi, dopo i successi di Genova, lo mise a capo dei servizi segreti. Mario Monti se lo portò a palazzo Chigi come sottosegretario. E anche con l'ultima nomina, quella di Letta e di Renzi, ricorda Sergio Rizzo sul Corriere della Sera , si scrisse dell'avallo di Giorgio Napolitano (oggi tirato in ballo da Beppe Grillo: "Si dimetta" scrive sul blog) e di pressioni americane, mai smentite. Fu Luigi Bisignani ad anticipare l'incarico: "In Finmeccanica" vaticinò, "penso che alla fine andrà il prefetto De Gennaro".
Insieme a Roberto Cota per la Lega Nord e a Fabrizio Cicchitto e Maurizio Lupi per gli alfaniani, così anche il senatore Massimo Mucchetti, sempre nel Pd, si schiera con De Gennaro: "Prefetto, tieni duro", dice. Membro della commissione industria del Senato, Mucchetti scrive così sul suo blog : "Orfini torna alla carica perché la Corte europea di Strasburgo, richiamando i tristi fatti del G8 di Genova, censura l'Italia per non aver ancora approvato una legge sulla tortura. Che il prefetto De Gennaro sia stato assolto da ogni imputazione in Italia per il presidente del Pd non rileva. Il suo giudizio è politico. Se capisco bene, politico significa non fondato su dati e fatti precisi, ma sulla libera e mera opinione del giudicante che attribuisce a De Gennaro una responsabilità oggettiva nei fatti di Genova".
Il senatore dem si preoccupa soprattutto dei destini dell'azienda guidata da De Gennaro: "Vogliamo prendere atto una buona volta che la lesione della reputazione di un grande gruppo quotato in Borsa, senza che poi le sentenze confermino le accuse, provoca un danno ingente e insensato?". La riflessione di Mucchetti è simile a quella di un altro democratico, Andrea Marcucci, che però trae, lui sì, una conclusione diversa: "Finmeccanica" dice Marcucci a Coffe Break su La7, " è una grande azienda italiana che opera sui mercati internazionali. La sentenza della Corte Europea sui fatti della Diaz può minarne la credibilità. Per questo, è doveroso che De Gennaro faccia una riflessione".
...cosa concludere, di fronte a questa universalità di consensi? Forse che molti conoscevano bene De Gennaro, o che De Gennaro conosceva bene molti? NdR


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