Matteo Renzi, le "correnti", e le figure di merda

Creato il 01 settembre 2013 da Tafanus

(Nella fotina, il Capo della Corrente dei Renziani)

Qualche giorno fa il Bischero di Frignano - che ormai passa più tempo a far comizietti per la sua corrente che non a fare il sindaco di Firenze (mestiere per il quale riceve uno stipendio) - ha sparato la sua filippica populista contro le correnti, e subito - chiamato l'applauso con un argomento che funziona sempre - i "bischerini da riporto" hanno fatto partire l'ovazione di rito.

Senza prendersi la briga di chiedersi se il Savonarola che sputava fregnacce in un microfono non fosse, per caso, il capo della "corrente dei renziani". La corrente più strutturata che ci sia oggi in parlamento, guidata da uno che passa le giornate e i mesi a fare il capo-corrente in giro per l'Italia, tanto ai bisogni della famiglia provvede lo stipendio e i fringe-benefits da sindaco di Firenze.

"Abolire le correnti" è uno di quegli argomenti passepartout come le auto blu, gli sprechi, la meritocrazia, fuori i ladri e gli inquisiti dal parlamento, e via luogocomunando.

Già... tutte cose sacrosante, verissimo, ma per acquisire credibilità avrebbero bisogno di coerenza. Avrebbero bisogno delle dimissioni da ogni carica pubblica di ex presidenti di provincia condannatti dalla Corte dei Conti; avrebbero bisogno di comportamenti coerenti con le prediche: due mandati, e poi via (vero, Renzi?) Cominci lei che è quello che ha proposto la cosa. Dia il buon esempio. Completi il suo mandato da sindaco, e poi torni ad organizzare gli strilloni dei giornali fascisti del gruppo Monti-Riffeser.

Durante la sparata renziana sulle correnti (esclusi i presenti) sarebbe stato siintomo di "esistenza in vita" dei "bischerini da riporto" plaudenti se UNO, almeno UNO, avesse alzato il ditino e avesse ricordato al Bischero in Capo un semplice articoletto della Costituzione:

Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.

Fine della citazione. Come intende vietare le libere associazioni, di cui le correnti di partito sono una delle tante forme? Mandando i vigili urbani di Firenze e di Frignano sull'Arno a smantellarle? Cambiando la Costituzione, inserendo un codicillo che preveda espressamente il divieto di formare correnti, fatta eccezione per la "corrente dei renziani"?

Queste sono, in sintesi, le domande che noi abbiamo posto in un commento, con altre parole. In calce, postiamo sia l'intervento dello "spacciatore di frasi fatte", sia la risposta (pronta, e caricata a "sarcasmo bonario), di Bersani.

La botta di populismo del "Bischero di Frignano", tutto "chiacchiere e distintivo"

La replica di Bersani a Renzi: sei tu il re delle correnti
Rottamare le correnti del Pd? "Benissimo, sono pronto a collaborare fino in fondo, ma dico anche con grande amicizia e serenità che non ho mai visto una corrente così organica come quella che potremmo chiamare renziana". L'ex segretario Pierluigi Bersani replica così a Matteo Renzi, che il giorno prima a Forlì, lanciando di fatto la propria candidatura a segretario nazionale, ha messo al primo punto del suo Pd la cancellazione delle correnti [...]
"Sono pronto a collaborare e fare un partito federale. Ma se si va a vedere in Parlamento, nel nostro gruppo sono successe cose mai viste, tipo la presentazione di mozioni o di leggi di correnti. Ma no! Se Renzi deve smontare l'eccesso di correntismo e fare aree politiche che non siano fedeltà a una persona sono d'accordissimo. Però sincerità, e teniamo legati i fatti alle parole" [...]

Così come il viceministro dell'economia Stefano Fassina: "Spero che intenda eliminare non solo le altre correnti, ma anche la corrente di cui lui è a capo, che è una delle più strutturate".
[...] "E quando mai si erano viste da noi 4mila persone così entusiaste?", dice Marco Di Maio, il deputato 30enne segretario del Pd di Forlì. "A Reggio Emilia c'erano 8mila persone (qui le migliaia di persone vanno e vengono, come alla prima Leopolda... 4000 o 8000? NdR) .

Gli stand hanno fatto un record d'incassi", aggiunge Andrea Rossi, sindaco di Casalgrande e dirigente organizzativo del Pd reggiano (...caspita... alcuni dicono che on gito c'erano tante facce note di centro-destra... Ben vengano, ma gli appartenenti alla corrente dei renziani - e mi scuso sia per il termine "corrente" che per il termine "renziani" - è venuto in mente che se arriva la Gelmini 'de Neutrini me ne vado io, insieme a qualcun altro??? Ormai fra gli opinionisti c'è anche il Sindaco di Casalgrande, e come misura del successo l'incasso degli stands. Povera Italia... NdR)
"Abbiamo visto bene le persone che c'erano: alla festa nella campagna di Forlì c'erano i vecchi compagni ma anche tanti elettori estranei al centrosinistra", racconta Di Maio, un anno fa sostenitore di Bersani e oggi del sindaco di Firenze (...Franza o Spagna, purchè se magna...)

Niente facile ironia però: "La forza di Renzi sta anche nella sua capacità di attrarre consensi al di là dei confini nostri tradizionali". E se un anno fa in Emilia vinse Bersani, "oggi si è ribaltato tutto - dice il deputato di Forlì - la maggioranza sta con Matteo". D'altra parte, rileva il sindaco Rossi, " il popolo del centrosinistra è stanco delle delusioni, ha fame di vittoria (...noi invece, caro Sindaco di Casalgrande, vorremmo sapere cosa intereste fare della vittoria, sempre ammesso che attrarre un po' di destrorsi e populisti con discorsi destrorsi e populisti sia un ideale condivisibile... NdR)
Lo stesso Renzi non nasconde soddisfazione: "Questa volta è un film diverso, non mi fermano", dice ai suoi. E se non è una 'rivincita', la sua scalata al Pd, ci assomiglia. "Si avverte che il clima è cambiato, ora i corpi estranei sono gli altri", dice Francesco Bonifazi, il deputato fiorentino che in veste di 'chauffeur' ha accompagnato Renzi nelle due tappe emiliane. "Ormai si è capito che c'è solo lui", aggiunge. Forse non ad Umbertide nel perugino però: "Alla festa Pd tutti i renziani sono stati esclusi dai dibattiti", denuncia su Twitter il presidente della Provincia... (...e con questa ammissione della "esistenza in vita della corrente dei renziani, voce dal cul fuggita, chiudiamo questa fiera degli orrori e degli errori...)

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