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Noi non dobbiamo uscire dall'Euro, ma al contrario entrare in Europa. L'Italia può e deve contare in Europa e non andare lì a farsi prendere in giro. Essere la locomotiva, non lo zimbello. Le politiche di immigrazione, sul lavoro non solo giovanile, sulle infrastrutture e le nuove tecnologie si decidono anche e soprattutto a Bruxelles. Dobbiamo incidere nelle scelte e conta chi governa, non chi urla. Conta chi realizza, non chi protesta.
Ora siamo alla stretta decisiva. I dati delle ultime ore sono straordinariamente incoraggianti. I sondaggi sono ottimi, le piazze piene di speranza, il clima decisamente positivo. Abbiamo la possibilità di rappresentare la prima delegazione dentro il gruppo del centrosinistra europeo. E questo consentirebbe di dare autorevolezza all'Italia per cambiare verso anche alle politiche europee.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto, però. Noi non siamo proprietà privata di una persona, come altri. Noi apparteniamo a chi ci vota. E con il tuo voto alle primarie mi hai dato e ci hai dato una responsabilità. Tocca a noi, a tutti noi. Non ci salva uno da solo. Ci salviamo tutti insieme.
Per questo motivo ti chiedo di andare a votare per il PD domenica prossima. Ma ti chiedo anche di fare un gesto politico, un atto civico: convinci anche un'altra persona. Uno di quelli che vorrebbe astenersi, uno di quelli che magari è deluso dalle promesse non mantenute di Beppe Grillo o impaurito dai toni di questi ultimi giorni, uno di quelli che in passato stava con Berlusconi e ora non ci crede più, uno di quelli che era deluso dalla sinistra e ha visto nelle misure del governo segni concreti di giustizia sociale che da tempo non si vedevano. Una sola persona. Ti chiedo il tuo voto. E chiedo di portare con te al seggio un amico, un collega di lavoro, un conoscente, un condomino, un vecchio avversario politico.
Se davvero credi che l'Europa debba cambiare e che possa farlo grazie all'Italia, dacci una mano.
Uno per uno riprendiamoci la bella politica, quella fatta con passione e onestà.
Uno per uno riprendiamoci la speranza, contro gli insulti di chi scommette per il fallimento dell'Italia.
Uno per uno riprendiamoci la fiducia.
In questi ultimi giorni sto firmando molti accordi per investimenti italiani e stranieri nel nostro Paese: sono posti di lavoro che stanno ripartendo. Non buttiamo via questa occasione. Uno per uno, sono sicuro ce la faremo.
Buon lavoro, grazie
Matteo Renzi
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