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Matteo Renzi spedisce il messaggio politico n. 348: teme la maggioranza di Bersani nell’assemblea del Pd. E vuole primarie senza regole, al buio

Creato il 04 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Matteo Renzi lo ribadisce: non sa se Bersani ha ancora la maggioranza degli elettori, ma ha la maggioranza dell’assemblea del Pd. Quindi gli chiede di essere imparziale e di lasciar svolgere le primarie con le stesse regole con cui è stato eletto lo stesso Bersani, dopo Veltroni e Prodi. Sabato l’assemblea del Pd risolverà l’enigma. C’è chi vuole regole chiare: ovvero l’albo degli elettori alle primarie, con nomi e cognomi di chi vota. E chi come Renzi vuol lasciar votare chiunque. Ma è in gioco la candidatura alla

presidenza del consiglio. La posta in gioco è molto elevata. Talmente elevata che non si vorrebbe che il Pd prima della fine delle primarie smettesse di fare politica.

3 ottobre 2012

eNEWS 348

Il coraggio è contagioso

Continua il viaggio per l’Italia che alla fine di questa settimana avrà toccato quasi cinquanta province. Siamo dunque a metà dell’opera e devo confessare che la quantità delle persone che affollano le nostre iniziative continua a sorprendermi. Non riesco ad abituarmici. Ma mi colpisce soprattutto la qualità prima ancora che la quantità. Leggo lettere bellissime colme di speranza (ne pubblichiamo una al giorno sulla sezione del sito che trovate qui). Avverto nelle strette di mano alla fine dei miei interventi, negli sguardi mentre parlo, nell’impegno dei tanti che stanno costituendo comitati, che viviamo un clima impressionante, quasi magico. È come se avessimo la percezione che da un momento all’altro può finire l’incantesimo di una stanca politica che in questi anni ha cambiato solo i nomi, ma non le facce. Questo momento è adesso. La possibilità che la sorpresa accada stupisce e responsabilizza. Anche perché – come dice il mio amico Oscar Farinetti che oggi su Huffington Post ha scritto una lettera molto bella, di cui lo ringrazio – il coraggio è contagioso. Se uno non ha paura di andare contro vento, controcorrente, contro la pigrizia, gli altri si lasciano contagiare volentieri. E a quel punto l’onda non si ferma. Ecco perché chiedo a chi ci crede di non lasciar sfiorire questa possibilità. Stiamo mettendo in moto un noi, non un insieme di io. Il modo più semplice per lavorare insieme è la piattaforma internet www.matteorenzi.it 

Trovate sul sito:

  • Il modo per contribuire al programma. Criticateci, se credete. Ma leggete e dite la vostra. perché a differenza di chi ci ha portato fino a qui, se per caso vinceremo le elezioni poi noi manterremo quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. Leggetelo, allora. Diteci la vostra. Il vostro parere ci sta a cuore.
  • Il modo per seguire il tour in Italia. Adesso ci aspetta una tre giorni bella impegnativa al Sud, durante il weekend. Trovate le foto, i video, le interviste. E dalla settimana prossima il sito www.adessopartecipo.it diventerà sempre di più il sito dei comitati, che stanno crescendo giorno dopo giorno (ricordo di registrarsi sul www.matteorenzi.it per essere inseriti nel network ufficiale. L’email è [email protected]. Nelle prossime settimane abbiamo molte sorprese in serbo per i comitati e grazie ai comitati). Ah, una precisazione: chiunque può formare un comitato. Dunque, non esistono primogeniture o gerarchie. Non stiamo costruendo una corrente, stiamo cercando di cambiare l’Italia: nessuno si senta escluso!
  • Il modo per diventare un volontario della campagna, anche su internet. Registratevi alla dashboard del sito. E dateci una mano. Quello che un tempo si faceva solo volantinando oggi si può fare anche recuperando consenso nella rete. Anche nel condominio dove si abita, ovvio. O con gli amici di Facebook. Ogni contatto è utile. Noi non abbiamo i mezzi delle strutture di partito. Ma l’eco del nostro tam-tam è più forte di quello che pensiamo.
  • Il modo per contribuire al viaggio del camper. Abbiamo superato quota 45mila euro. Ma la cosa ancora più bella è che spesso le donazioni sono di piccolo importo. Guardate questa infografica qui che illustra con chiarezza chi sta dando soldi e come. Massima trasparenza, massima leggibilità, massima partecipazione. A differenza di altri, noi non abbiamo un centesimo di finanziamento pubblico. perché siamo tra quelli che vogliono rispettare il referendum dei radicali votato dai cittadini e abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Normale, dunque, che vi chiediamo una mano.

Il sito della rassegna stampa, con le varie uscite e le varie interviste (segnalo questa di Le Monde) e i link per le trasmissioni televisive (qui la mia partecipazione a Piazza Pulita della settimana scorsa. Lunedì prossimo, invece, sarò da Fabio Fazio su RaiTre)

Per gli amici di FirenzeQuesta sera alle 21 ritorna l’appuntamento annuale con la partecipazione e l’incontro tra l’amministrazione e cittadini. Trovate inquesto link tutte le informazioni utili: presentiamo in varie assemblee il punto della situazione amministrativa e recepiamo i suggerimenti e le critiche degli abitanti della città. Non conosco altro modo di governare un territorio se non quello di procedere decisi sulle scelte fatte, ma senza chiudersi mai al dialogo e alla partecipazione. Sia chiaro, non è che alla fine tutti la penseremo allo stesso modo: sarebbe difficile ovunque, è impossibile a Firenze. Ma i progetti presentati nelle piazze, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle case del popolo, nelle società sportive consentono di avvicinare l’amministrazione ai cittadini. E di far uscire politici e tecnici dal palazzo. Qui c’è una sintesi dello scorso anno e vi sarei grato se vorrete condividere con me le vostre opinioni dopo questa serata. L’indirizzo è sempre quello istituzionale: [email protected] Anche se non rispondo quanto vorrei, leggo sempre tutto personalmente. Il tempo nel camper, almeno, lo usiamo per lavorare!

Pensierini in libertà.

  • Ieri Ed Miliband, leader dei laburisti inglesi, molto a sinistra secondo gli schemi dei commentatori, ha fatto un bellissimo discorso, rivolgendosi in particolar modo ai delusi del governo Cameron, ricordando loro la comune appartenenza e invitandoli a lasciare la destra per contribuire a ridare un futuro alla Gran Bretagna. Ha parlato di merito, di futuro, di educazione, di impresa, di orgoglio nazionale. E ha chiesto il voto degli altri. E adesso come la mettiamo? Un pericoloso reazionario anche lui, come Renzi?
  • Al Nasdaq di New York Google ha superato come capitalizzazione Microsoft (250 miliardi contro 247). Un’azienda che è nata dal nulla, appena 15 anni fa. E c’è chi continua a pensare che la rete sia un giocattolino per patiti della tecnologia. Quando finalmente entreremo nella logica di considerare la rivoluzione tecnologica di questi ultimi vent’anni per quello che è, ci renderemo conto di come senza dirlo sia stata rottamata una certa idea di mondo. E di come il futuro possa fare – se lo vogliamo – un po’ meno paura…
  • Sabato prossimo ci sarà un’assemblea nazionale del PD per decidere le regole delle primarie. Non capisco perché non vadano bene le regole del passato, quelle che andavano bene quando hanno vinto ProdiVeltroni,Bersani. Sono le stesse identiche regole che hanno visto la vittoria diPisapia e di Vendola a livello locale, per dire. Pare che desiderino cambiarle. Mi pare un errore inserire il ballottaggio (alle primarie chi arriva primo vince. Non è che dopo aver vinto, poi, c’è la gara di ritorno). Mi pare un errore grave immaginare un ballottaggio in cui possa votare solo chi ha votato al primo turno (e se la prima domenica ti ammali?). Mi pare un errore cercare di restringere la partecipazione: in tutto il mondo la sinistra allarga il campo della partecipazione e la destra restringe (si pensi alle controversie americane tra i sostenitori di Obama e quelli di Romney). Però io non faccio parte dell’assemblea nazionale del PD e non voglio dare motivi di ulteriore divisione: Bersani ha detto che farà di tutto per fare primarie aperte, libere e democratiche. Non so se il Segretario ha ancora la maggioranza degli elettori del centrosinistra: questo lo diranno le primarie. Ma il Segretario ha sicuramente la maggioranza dei membri dell’assemblea: tocca a lui dimostrarsi di parola, come io mi auguro. Da parte mia rinuncio alle polemiche e aspetto di capire cosa verrà fuori. Continuando a coltivare la speranza che prevalga la saggezza e non si cambino le regole in corsa.
  • Sulle Regioni sapete come la penso, l’ho scritto anche la settimana scorsa. Mi colpisce un particolare – tuttavia – nella vicenda Fiorito. Quale? Il tritacarte per distruggere le fatture. Ma come? Tra tutto, proprio il tritacarte? Ecco, al netto di tutte le questioni giudiziarie che riguardano i singoli, noi diventeremo un Paese civile quando tutte le fatture di chi paga con i soldi pubblici andranno su internet, come facciamo noi, e non nel tritacarte di Batman. Sono piccoli simboli, lo so. Ma hanno una loro suggestione…
  • Ieri Michele Serra ha scritto un bell’articolo, ponendo dei dubbi sulla mia campagna. Lo trovate qui. Ringrazio molto Serra. Proverò a rispondergli con la mia campagna elettorale, senza stare a citare quello che stiamo facendo a Firenze. Ma già da adesso, lancio un tema di discussione. Io non credo nella superiorità culturale della sinistra sulla destra. Questo atteggiamento spocchioso ha già creato danni pazzeschi al centrosinistra. Credo però profondamente nella superiorità culturale dell’altruismo sull’egoismo. E che su questo tema ci giochiamo una parte importante del futuro dell’Italia. Discende da questo la nostra idea di comunità. E sarà bello provare a parlarne ancora insieme…

Un sorriso,

Matteo

PS È morto Piero Luigi Vigna, grande magistrato e grande fiorentino. L’Italia lo ricorda come procuratore antimafia, la nostra terra come magistrato di alcune grandi inchieste, come procuratore che arrivò per primo agli Uffizi dopo la strage dei Georgofili e molto altro. Firenze lo ricorda come un uomo che amava la battuta. Io lo ricordo come una persona che mi ha insegnato e stupito. Quando nessuno mi considerava, quando nessuno credeva nell’assalto al cielo di Firenze e le primarie cittadine mi ritenevamo sicuro sconfitto, Vigna accettò di schierarsi per me. Facemmo insieme iniziative sulla sicurezza, anche nei parchi di Firenze (qui siamo all’Anconella). Mi diede consigli. Poi gratuitamente accettò di darmi una mano per qualche anno. Quando c’era qualcosa che non andava me lo diceva in faccia. Quando il consenso da sindaco cresceva in modo impetuoso lui invece mi scrisse una lettera bella franca e dura, dicendomi tutte le cose che non condivideva. Ce ne fossero di persone così. Specie in queste ore in cui in tanti credono al sogno di cambiare l’Italia, ho pensato alla fortuna di avere vicino persone come Vigna. Gente che ti dice in faccia quello che pensa. Gente che non ha nulla da chiederti per il dopo, ma offre una mano in libertà e gratuità. E il ricordo della presentazione del suo libro in Palazzo Vecchio, una divertentissima serata di qualche mese fa, rimane nel cuore di molti di noi. Ciao Piero!

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