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Mauro GERMANI – “Terra estrema”

Creato il 15 luglio 2011 da Fabry2010

Mauro GERMANI – “Terra estrema”

E’ questa notte l’uomo
dice la Terra
il corpo ignoto nel vento
che lo scuote e lo trascina
fino all’ultimo
bordo,
al cuore fermo
del suo puro nulla.

E’ questo solo
lo scandalo della carne,
l’enigma di ogni nome,
il pianto segreto
delle mie parole…

*

Adesso che Dio non c’è
ed è senza nome
l’edificio del mondo
vanno vanno i fiumi
nell’ora che tramonta
soli nel loro
destino segreto
là dove anche il mare
è nulla,
bocca che inghiotte
ogni mistero

e tace.

*

Non sappiamo il corpo
l’assoluta verità del sangue.

Com’è sola la carne
e noi assenti in lei
e lei nel mondo.

Oh esistere davvero,
essere veramente
le nostre parole,
noi appartenenti
per sempre alla terra
come un respiro
alla vita…

*

Dall’acqua e dal sangue
di quella voragine
da quella ferita aperta
da quell’urna cieca
da quell’abisso ignoto
da quei singhiozzi atroci
da quelle lacrime buie
da quel mortale
sporco infinito
noi tutti veniamo.

*

Torna ogni volta
all’indistinta notte,
non dorme mai
il corpo.

cerca l’antico sangue
i flussi, i battiti,
i palpiti spenti
nell’immemorabile
buio.

Chiama gli dei
senza più dimora

noi ignari,

persi

nel nostro sonno.

*

Scrittura d’ombra
e d’esilio,
capovolta aurora
di pagine perse.

Dov’è il vento
che chiama
le labbra,
il raggio bianco
che scuote
la terra?

Dov’è la voce
perduta
del sasso,
l’eco ammutolita
del cielo?

Tutto
si cancella
dove tutto
perdura.

*

Spegnere un nome
eppure vederlo
amarlo
senza ritegno.

Finire adesso
il mai
cominciato.

E sapere le notti
che non sanno
e invocare il cielo
prima
del cielo.

Aspettare
il silenzio.

Scrivere.

Scrivere sempre
il già
cancellato.

*

Mauro GERMANI
TERRA ESTREMA
L’ARCOLAIO di Gian Franco Fabbri (Forlì, 2011)
Interventi di Marco Ercolani e Fabio Botto



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