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MDNA un flop? Macché, Madonna è indistruttibile

Da Lorenzotiezzi @lorenzotiezzi

MDNA un flop? Macché, Madonna è indistruttibile

Madonna quanta fretta! Febbraio: un faraonico Superbowl e il ritorno sulle scene con Give Me All Your Luvin’. Marzo: attesa spasmodica per un MDNA bello, vario e difficile da stancare, e tutta la potenza della “nostra” Girl Gone Wild. Ma siccome non c’è due senza tre, voilà, ecco servita la notiziona di aprile: l’asciutto e stiloso Turn Up The Radio, prodotto dal dj francese Martin Solveig, sarà il nuovo singolo della regina del pop. Il terzo in appena tre o, al massimo, quattro mesi. Una strategia che ci fa tornare indietro di un anno. A quella Lady Gaga un tantino vacillante con Judas e alle prese con il suo album-collage Born This Way. A preoccupare il manager Guy Oseary e l’intero staff madonnaro, si dice qua e là e forse in modo un po’ frettoloso sul web, i risultati poco brillanti degli ottimi singoli e il flop sempre più dietro l’angolo del citato album. 

Non si dice però che Give Me All Your Luvin’ aveva bisogno di più tempo per essere recepito dal pubblico, visto che è davvero un passo avanti rispetto alla solita e soporifera pop dance stile Jennifer Lopez o Rihanna. Infatti, almeno in Italia, un bella scossa l’ha avuta anche grazie allo spot tv di Cubomusica. Troppo in ritardo però. Perché Girl Gone Wild, con tanto di aggressivo e chiacchierato videoclip, era già fuori. Il risultato? La gente non c’ha capito una mazza. Le radio, peggio che andar di notte. Cosa che, al secondo giro, ha dato il colpo di grazia alle vendite digitali (sì, solo quelle, perché il cd fisico di GGW arriverà tra una decina di giorni). 

MDNA un flop? Macché, Madonna è indistruttibile

Ma non è certo la fine del mondo. Specie per una come Madonna, che è un fenomeno reale, non uno dei mille artisti/meteora partoriti a velocità supersoniche da social network di ogni specie e che nella stessa rete spesso s’incagliano in tempi altrettanto rapidi per poi sparire definitivamente dal radar spietato del music biz. Lei pare slegata dalle logiche del web. La puoi toccare con mano perché è sempre là. Da trent’anni. Indistruttibile. E tra un mese o giù di lì, alla soglia dei 54, sarà di nuovo a ballare e saltare e sudare sul palcoscenico per un tour che la porterà anche in Italia, a Roma, Milano e Firenze, il 12, 14 e 16 giugno. Sa bene, insomma, di possedere una forma mentis di vecchio stampo e che per fortuna non le permette di competere con le sue giovani colleghe, capaci sì di far breccia nel cuore delle generazioni “teen”. Ma forse solo di quelle e basta. Madonna invece può, e potrà ancora per tanti anni, contare su una fascia di utenti che supera il concetto dei milioni di follower su Twitter o di altrettante visite su Youtube. E’ quell’altra parte del suo pubblico, che invece non si stanca mai o non volge lo sguardo altrove, perché più adulta, meno volatile. E senz’altro capace di apprezzare appieno quella meravigliosa e voluta disorganicità del suo ultimo lavoro, magari acquistato al caro vecchio negozio di dischi a quattro passi da casa, mica sul glaciale iTunes. LF


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