Me dici Roma, te dico scegli Sandro Medici come nuovo Sindaco
Creato il 24 maggio 2013 da Veritaedemocrazia
da Micromega
MATTEO PUCCIARELLI – Me dici Roma, te dico vota Sandro
Roma, opzione uno: il candidato della destra maneggiona e incapace,
Gianni Alemanno; opzione due, il candidato del centro calce e martello,
Alfio Marchini; opzione tre, il candidato del centrosinistra che una
volta eletto risponderà agli stessi interessi di cui si fanno garanti
Alemanno e Marchini, Ignazio Marino; opzione quattro, il candidato di
sinistra che ti offre un’altra visione della città, Sandro Medici –
guardacaso il più squattrinato.; opzione cinque, il candidato a Cinque
Stelle un po’ law, order & scontrini, Marcello De Vito il tutto fumo
e niente arrosto.
La candidatura di Medici è una bella
notizia per la sinistra, per quella sinistra che immaginiamo e spesso
non riusciamo a trasformare in un qualcosa di concreto, attuale e magari
coerente. Basta leggersi una delle sue interviste, scorrere il suo programma,
conoscere un po’ le biografie dei suoi candidati, per rendersi conto
che stavolta è possibile recarsi al seggio senza turarsi il naso, senza
dover ingoiare i soliti rospi, il solito atteggiamento compromissorio e
democristiano che a Roma – essenza d’Italia – regna dappertutto.
Per Medici parla l’esperienza amministrativa del passato,
soprattutto. Quando la radicalità è riuscita a trasformarsi in azione
di governo, seppur in piccola scala. E allora perché non riproporre a
livello locale – anche se si parla della Capitale – un’alternativa
forte? Congelamento del debito, aumento dei servizi pubblici e a minor
prezzo, riqualificazione del patrimonio immobiliare dismesso,
partecipazione democratica, diritti civili e benecomunismo: proprio da
Roma può ripartire un modello politico e culturale di sinistra, per la
sinistra.
«Mi piace Medici, ma voto Marino sennò poi vince Alemanno», è un must
del momento. Ma arriverà mai quel giorno in cui si voterà per un
programma e non per appartenenza a un “centrosinistra” che è tale ma
solo a livello nominale? Un (piccolo) atto di coraggio, perlomeno in
cabina elettorale, non ha mai fatto male a nessuno.
PS. Stesso augurio di voto faccio a Pisa. Dove Francesco Auletta corre per “Una città in comune”,
in alternativa a centrodestra, centrosinistra e M5S. C’è vita a
sinistra. Basta volerla vedere. In bocca al lupo a Ciccio (e forza
Livorno).
Matteo Pucciarelli
23 maggio 2013
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