Ha aperto i battenti il Meatbar de Milan. E come il nome suggerisce, non è un posto per vegetariani.
Contrariamente all’ultima moda imperante a Milano, che impone la dieta vegana per non essere classificati ‘out’ e di conseguenza emarginati dalla vita sociale, lo chef Eugenio Boer (non a caso lo stesso che ci aveva dato la ricetta per la cottura della carne a bassa temperatura), ha scelto di lavorare come consulente per la creazione dei menù del locale.
Il Meatbar de Milan si trova in via Solferino 41, di fianco al Baladin Milano: come i più acuti tra voi avranno inteso, è il fratello del Fishbar de Milan, inaugurato lo scorso febbraio in via Montebello 7 (i proprietari sono gli stessi della catena Panini Durini).
Non serve un grande sforzo di fantasia per indovinare cosa riserva il menù del Meatbar de Milan: carne, in tutte le sue declinazioni, spaziando tra cucine diverse.
Chicken wings, ribs, galletto al mattone (se avete visto I Re della Griglia ormai dovreste sapere di cosa stiamo parlando), una trafila di hamburger (costo: dai 13 ai 16 euro) e l’immancabile tartare, oltre alle specialità cotte alla brace nel forno Josper (temo che l’imperversare di Chef Rubio ci farà parlare a lungo di forni&co: il Josper, in particolare, funziona solo con legna e carbone vegetale).
La carta propone anche una serie di snack: jacked potatos, le olandesi bitterballen (Boer è italo-olandese e se ve lo state chiedendo sono polpette di stracotto di manzo e funghi champignon) e i più nostrani arrosticini di agnello e insalata di nervetti.
Chi preferisce un tocco etnico può ordinare burritos, pastrami, thai soup. Da segnalare anche la scelta di contorni: pannocchia al burro, purea di zucca, chips alla paprika, patatine stick al curry (tutti a 5 euro).
Tutta la carne servita (Canada Heritage Angus, Black Angus Usa, Irish Aberdeen Angus, Piemonte, Australia) proviene da allevamenti eticamente sostenibili, dove gli animali sono liberi al pascolo e nutriti con granturco e fieno. Oltre a ciò, il pane è preparato con lievito madre.
In accompagnamento ai piatti, si può scegliere tra birre artigianali e vini biologici e biodinamici. Inoltre, e qui mi levo il cappello dal momento che vorrei introdurre questa usanza ovunque, non fatevi scrupolo a richiedere la vostra Doggy Bag nel caso avanzaste qualcosa.