Magazine Cultura

Medea. Voci - Christa Wolf

Creato il 02 novembre 2014 da La Stamberga Dei Lettori
Medea. Voci - Christa WolfStrutturato come un affresco polifonico, con vari personaggi che raccontano ciascuno il proprio punto di vista, il romanzo riscopre fonti antecedenti ad Euripide e ribalta la visione tramandataci dalla tradizione, rivelando così una nuova figura di donna. Medea non è più l'infanticida vittima dell'ossessione d'amore, ma una donna forte e generosa, depositaria di un remoto sapere del corpo e della terra, che le fa scoprire il segreto nascosto nel sottosuolo di Corinto: i resti della figlia primogenita di Creonte, che questi ha fatto uccidere per timore di perdere il trono. Per questo segreto svelato Medea dovrà pagare.

Recensione

«Appena le donne saranno equiparate a noi ci saranno superiori.»
Catone

Vi avevamo parlato tempo fa, in una serie di articoli, del fenomeno della riscrittura, una forma di manipolazione testuale che può assumere molti aspetti e che gli studi femministi - tra gli altri - hanno utilizzato sovversivamente per sfidare il canone occidentale che a lungo ha trascurato o inibito la letteratura femminile.
Uno dei tipici modus operandi della riscrittura femminista è il recupero di personaggi femminili storici, mitologici o letterari per dar loro nuova voce e nuova autonomia. Christa Wolf ne sceglie due emblematici: Cassandra, la veggente che preconizzò la rovina di Troia ma non fu creduta, e Medea, che uccise i figli per vendicarsi dell'uomo traditore per cui aveva abbandonato la casa paterna.

Medea. Voci si basa sulla reale (o presunta tale) scoperta che Euripide avrebbe percepito quindici talenti d'argento per riscattare la memoria di Corinto, attribuendo a Medea il brutale omicidio dei suoi bambini. Secondo tale versione ripresa da Christa Wolf, e attestata - sembra - in Apollonio Rodio, Medea sarebbe stata piuttosto il capro espiatorio di una città abbarbicata ai suoi segreti e ai suoi usi reazionari e maschilisti.
Giunta dalla lontana Colchide al fianco di Giasone, che aiutò - tradendo il padre - nel recupero del famigerato Vello d'oro, Medea rappresenta per Corinto una pericolosa alterità culturale, per di più di stampo matriarcale, che si oppone alla medicina ciarlatana dei greci, alla loro oppressione femminile, ai loro riti sanguinari, semplicemente con la sua presenza sovversiva. Ammirata e temuta, Medea si aggira tra i corinzi divisa tra l'amore persistente verso un uomo - il padre dei suoi figli - che, tornato in patria, si è allontanato da lei cui pure deve tutto, e il disgusto verso un popolo barbaro che a sua volta la disprezza.
La sua figura è restituita da un fuoco incrociato di voci a lei vicine e lontane: Giasone, ancora affascinato dal suo corpo e dal suo spirito, ma allontanato da lei dal ritorno alla sua patria e ai suoi pari; Agameda, giovane donna rosa dall'invidia venuta via con lei dalla Colchide e desiderosa di distruggerla; Acamante, primo astronomo e consigliere del re Creonte, come molti soggiogato dalla sua forza e dal suo sapere ma conscio di quale pericolo rappresenti per Corinto; Glauce, figlia di Creonte e promessa sposa di Giasone, traumatizzata da un evento della sua infanzia il cui segreto Corinto custodisce gelosamente nei suoi sepolcri; Leuco, secondo astronomo, simpatizzante dei colchici; e naturalmente la voce di Medea stessa - che interviene ben quattro volte ad aprire e chiudere la narrazione -, come tutti consapevole della propria inevitabile rovina che lentamente si approssima a lei e ai suoi profughi.

«Ho cominciato a interessarmi a Medea nel 1990. Lo stesso anno in cui la DDR stava sparendo dalla storia. Ho cominciato a domandarmi perché nella nostra società tutto viene consumato e nello stesso tempo si va sempre alla ricerca di un capro espiatorio.»
Medea è il tentativo di riscatto di un personaggio femminile cui è stata negata una versione dei fatti, ma rappresenta anche il grido di protesta di una scrittrice che a sua volta fu diffamata dalla stampa tedesca per la sua vicinanza al regime di Honecker. Opera sentitissima, dunque, pienamente riuscita per la forza con cui i suoi personaggi s'imprimono nel lettore e per lo stile prezioso che rende la lettura memorabile.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Medea. Voci
  • Titolo originale: Medea. Stimmen
  • Autore: Christa Wolf
  • Traduttore: A. Raja
  • Editore: E/O
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Collana: Tascabili e/o
  • ISBN-13: 9788876417283
  • Pagine: 197
  • Formato - Prezzo: Brossura - 10-00 Euro
Medea. Voci - Christa Wolf

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines