Medicinali "made in Mozambico"/ Era ora....

Creato il 30 gennaio 2012 da Marianna06

Conosciamo tutti il complesso problema della diffusione dell'Aids in Africa ma sopratutto la difficoltà enorme di riuscire a reperire farmaci per la cura, vuoi perché sovente introvabili, vuoi perché molto costosi.

Questo stesso dramma lo si è vissuto e lo si vive pure in Mozambico .

E' presente nella capitale e anche nelle altre città.

Non solo  quindi nei villaggi rurali o nel nord più povero del Paese.

Specie  di questi tempi  poi che il lavoro è saltuario, il caro-vita si fa sentire un po' per tutti e le tasche sono sempre più alleggerite, la reperibilità del farmaco giusto è sul serio  una vera  "caccia al tesoro".

Già da qualche tempo, tuttavia, c' era nell'aria un annuncio positivo di cambiamento tanto per affrontare il dramma persistente della malaria, che non si riesce a debellare in alcune aree,quanto per combattere il virus del'Hiv.

Infatti, secondo le statistiche governative, a proposito di Aids, nell'ex-colonia portoghese su 21 milioni di persone i malati sono qualcosa come più di un milione e mezzo.

E quel che è peggio è che si tratta in prevalenza di malati appartenenti alla popolazione giovanile.

Pertanto cure adeguate e tempestive potrebbero salvare, invece, moltissime vite umane.

Così, grazie ad un accordo  bilaterale Brasile-Mozambico di parecchi mesi fa, il primo, con un prestito di 23 milioni di dollari in denaro sonante, e a fondo perduto, impianterà a breve, a Matola, nel sud del Paese africano, una fabbrica per la produzione di farmaci antiretrovirali e non solo, dai prezzi accessibili ai più.

Nella fase iniziale l'andamento della fabbrica sarà di certo costantemente monitorato da tecnici brasiliani.

In seguito, dopo un discreto periodo di rodaggio, potrà  però avvenire il passaggio di consegne a personale locale.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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