Il pensiero unico del popolo eletto è vicino ad un bivio: attaccare l’Iran e mettere fine all’eterna lotta contro il male di Amalek o accettare la soluzione che dal mondo moderato di Israele e arabo vedono la creazione di due stati distinti: Israele e Palestina.
L’ex capo dei servizi segreti israeliano Meir Dagan ha detto chiaramente che Israele è sull’orlo del “disastro” e che il regime di Tel Aviv si trova di fronte una previsione “molto brutta” del suo futuro. Dagan, sostituito nel 2010 dall’attuale capo dei servizi Tamir Pardo, ha indicato nell’attuale governo la incapacità di gestire le problematiche israeliane. (1)