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MEGA SHARK VS. GIANT OCTOPUS (2009) di Ace Hannah (Jack Perez)

Creato il 26 agosto 2010 da Close2me

Mega-Shark-vs-Giant-OctopusIntitolato originariamente Mega Shark Versus Giant Octopus 3D - poi sostituito con l’attuale titolo per evidenti limiti di budget – il nuovo delirante lavoro di Jack Perez (Monster Island, 666: The Child) conferma le aspettative dei milioni di fedelissimi fan conquistati attraverso un eccellente esempio di marketing virale, che ha generato in breve tempo un passaparola senza precedenti.
“Emma MacNeil (Gibson) è un’oceanografa americana che sta compiendo delle ricerche sui movimenti migratori delle balene presso le coste dell’Alaska. Quando un elicottero militare perde il controllo precipitando contro un ghiacciaio, Emma riesce a salvarsi quasi per miracolo. Ma la scienziata non si accorge che la terribile esplosione ha causato il disgelo di due animali preistorici conservati per millenni in stato di ibernazione: un mastodontico squalo e una gigantesca piovra. Le due creature vagano per gli oceani in cerca di cibo seminando terrore e distruzione. Emma si metterà sulle loro tracce aiutata dal suo vecchio professore, da uno scienziato asiatico e da un rude ufficiale governativo”
Massacrato dalla critica ufficiale ed adorato dai nostalgici di b-movies anni ’50 (c’è persino chi ha parlato di un nuovo Ed Wood), il lavoro di Perez è a ben vedere un astuto giocattolo cinematografico, dall’apparenza ingenua e superficiale, che rispecchia tutti i difetti comuni di molte produzioni low budget: fotografia approssimativa, abuso di location in interni, dialoghi ridicoli ed effetti digitali/ottici miserabili. In più la presenza immancabile di una “vecchia gloria”, nel caso specifico un granitico Lorenzo Lamas.
Ma la beffa è dietro l’angolo, perché il budget non è risicato come si penserebbe (produce la Asylum, che non è la Universal ma nemmeno la Troma) e soprattutto perché Perez sa il fatto suo; ben conosce la cinematografia cui fa riferimento e sa benissimo che, dopo lo sdoganamento critico operato da Quentin Tarantino, tematiche smaccatamente trash/camp/kitsch fanno tendenza e vantano invidiabili fette di pubblico. Siamo di fronte ad un’ottima pellicola emulativa: imperfetta, anacronistica e scoordinata proprio come gli assurdi modelli di riferimento. Un meticoloso divertissement che prende goliardicamente per i fondelli lo spettatore persino attraverso il montaggio, che ricicla più volte e senza ritegno fotogrammi ed intere sequenze (lo speronamento della nave ammiraglia è uno dei molteplici esempi) e vanta raccordi che definire di cattivo gusto è riduttivo.
Il cast è chiaramente in sintonia con l’intera operazione, tanto da far brillare Lamas per tecnica attoriale.
In conclusione, lo si detesti o meno, Mega Shark Vs. Giant Octopus diverte non poco e lascia ben sperare, insieme a titoli come Bitch Slap (2009), Pervert! (2005) e Monster Island (2004), in una frizzante, nostalgica e tanto auspicata new wave exploitation.


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