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Memorie

Da Leragazze
Disegno di Aldo Gay

Disegno di Aldo Gay

Dal racconto di nostro padre, allora quindicenne.

Lasciata l’ultima delle case dove ci eravamo rifugiati fino ad allora, fummo costretti a nasconderci in molti posti diversi, ma sempre a Roma. Ci venne assegnato, in quanto ufficialmente sfollati calabresi, ma non ebrei, un appartamento al decimo piano di un palazzo a piazza Rosolino Pilo, a Monteverde. Lì vivemmo una notte drammatica durante la quale assistemmo un po’ in finestra, un po’ in terrazza e un po’ nascosti tra i cassoni dell’acqua, all’irruzione dei Tedeschi a casa dei Terracina e alla deportazione, tra gli altri, di Piero che fu tra i pochi a ritornare da Auschwitz.

Quando vedemmo i soldati entrare nel nostro portone, pensammo che non ci fosse più niente da fare, che la nostra fuga fosse giunta al termine. Udimmo il rumore degli scarponi che salivano per le scale, che si avvicinavano, che arrivavano davanti alla nostra porta. Incredibilmente, inaspettatamente proseguirono. Ancora oggi quegli scarponi continuano a scalpitare nei miei sogni procurandomi degli spaventosi incubi notturni dai quali mi risveglio con lo stesso senso di terrore provato allora.



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