Per chi è in cerca di storie al femminile ambientate in epoche diverse da quelle più inflazionate, merita senz'altro una lettura il romanzo d'esordio di Priya Parmar, Memorie di una cortigiana, edito da Sperling & Kupfer (2011,pp.500,€19.90), traducendo in maniera non molto riuscita l'originale titolo Exit the actress, fate uscire l'attrice.
Nelle pagine di un romanzo raccontato dalla voce vera dei suoi protagonisti, si ricostruisce la vita di Nell Gwynne, venditrice di arance e attrice teatrale nell'Inghilterra del Seicento, che aveva permesso alle donne per la prima volta di calcare le scene (fatto raccontato anche in un bel film di qualche anno fa, Stage beauty, con Claire Danes). Nell diventò favorita di Carlo II, tornato in patria dopo un lungo esilio in seguito alla rivoluzione
del 1646 che era costata la vita a suo padre Carlo I, infelicemente sposato con Caterina di Braganza e fu la prima amante non nobile di un sovrano, anticipando di due secoli la nostra Rosa Vercellana, compagna del re del Risorgimento Vittorio Emanuele II.Nell Gwynn in un ritratto d'epoca
Memorie di una cortigiana è raccontato a due voci, da una parte da Nell che racconta la sua ascesa in un ambiente di creativi e di povertà comunque relativa, tra fatti storici come la pestilenza e l'incendio di Londra, dall'altra dalle lettere della sorella di Carlo II, Henriette d'Inghilterra, moglie dell'ambiguo fratello di Luigi XIV, destinata ad una fine prematura, ancora oggi misteriosa: si parlò di avvelenamento da parte dei favoriti del marito. Si alternano bassifondi e corti, feste e strade, per rivivere un'epoca frequentata dai romanzieri tra gli anni Quaranta e i Sessanta, basti pensare a classici magari un po' dimenticati come Ambra di Kathleen Windsor o Angelica dei coniugi Golon. Del resto, l'Inghilterra del Seicento resta uno dei
La cover originale
momenti fondamentali per il Paese, in cui si posarono le basi per arrivare ad oggi, dalla monarchia costituzionale dopo un tentativo di rivoluzione, all'impero coloniale che
ha portato all'odierna società multietnica. Memorie di una cortigiana invoglia a saperne di più su quest'epoca, anche perché l'autrice, nascondendosi dietro alle sue due voci di donna, dà molto per scontato: in ogni caso la storia è affascinante, con una conclusione da groppo in gola, per ricordare la scalata al successo di una Pretty Woman o My fair lady antelitteram, che fu il grande amore di un re (non certo una mera escort come diremmo oggi) ma fu anche molto amata dal popolo inglese e che oggi riposa nella centrale chiesa londinese di St. Martin Les Fields, tra le mete preferite dei turisti e sede ogn anno di festival di musica barocca, la musica che piaceva a Nell.
Elena Romanello
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L'AUTRICE
Priya Parmar, esperta di letteratura e teatro inglesi del XVII secolo, vive tra Londra e le Hawaii, dove lavora come insegnante. Memorie di una cortigiana è il suo romanzo d’esordio
IL SUO SITO: http://priyaparmar.com/
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