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Oddio! E che è? Chuck Norris semovente che spacca lo schermo? Eh già. Perché non so se l'avete notato ma, da lunedì, nella blogosfera è cominciata la celebrazione degli amatissimi eroi action di quei filmacci zamarri che tutti nella vita abbiamo visto almeno una volta. Magari detestandoli, of course. E così, sotto l'egida di un titolo comune, ovvero Meniamo le mani: come ti omaggio un eroe d'azione, il Bollalmanacco e altri blog svitati vi condurranno per mano in un viaggio all'insegna della tamarreide violenta che durerà fino a dicembre e che potrebbe essere il primo di molti "special" dedicati di volta in volta a un argomento diverso. I cugini delle nostre celebrazioni mensili, in poche parole. Personalmente, dopo una furiosa lotta a base di calci volanti, spacconate assortite e battute al fulmicotone, sono riuscita ad accaparrarmi l'ambitissimo Arma non convenzionale (I Come in Peace), diretto nel 1990 dal regista Craig R. Baxley.
Trama: un alieno armato di cd taglienti come rasoi scende sulla Terra per procurarsi droga ed endorfine estratte direttamente dal cervello umano. Il detective Jeff Caine, assieme a un riluttante agente dell'FBI, si ritrova a dover indagare su questi efferati omicidi...
Arma non convenzionale è una pellicola che mi porto dietro probabilmente dal suo primo passaggio televisivo e per me, fino a quest'estate, era solamente "quel film inquietante dove un tizio alieno vaga per la città armato di una sorta di tentacolo puntuto che usa per sottrarre fluidi e uccidere le persone", uno dei più grandi spauracchi di quel limbo temporale che sta tra l'infanzia e l'adolescenza. Grazie a un Antrista sono riuscita a venire a conoscenza del titolo, ma di questo ibrido tra poliziesco e fantascienza non ricordavo né la storia dei CD tagliagole né, tantomeno, la presenza di Dolph Lundgren, che sarebbe poi il motivo per cui, in teoria, il film è finito in questa celebrazione globale della tamarreide. Peccato che il gigante svedese faccia davvero poco in Arma convenzionale (giusto un paio di calci rotanti e un paio di minacce ai danni dello sfighé che si porta appresso) e che, come sovrappiù, il suo detective sia solo fintamente zamarro (l'interno della sua casetta e i gusti in fatto di vino lo rendono assai simile a un viveur europeo). Peccato davvero, perché lo rammentavo nella parte dell'alieno e invece il tributo alla tamarreide qui andrebbe pagato al body builder teutonico Matthias Hues, vera e propria macchina di morte dal capello fluente, l'occhio ferino e il sorrisetto tagliente di chi ammira con voluttà la roBBa trafugata dal corpo umano, credendosela un casino.
E come potrebbe 'sto figlio del Valhalla non credersela? Ogni volta che compare l'alieno, il cui nome per la cronaca è Talec, sono gole tagliate, cervelli perforati, salti di metri, vetri in frantumi e, soprattuttamente, esplosioni che farebbero impallidire un film di Emmerich: alieno buono e alieno cattivo infatti si scontrano utilizzando delle pistole dotate di una potenza di fuoco tale che ogni colpo fa tranquillamente saltare tutte le macchine nell'arco di un isolato. Più che botte da orbi, quindi, BOTTI da orbi e di fronte a tale sperpero di fuoco e fiamme ci vorrebbe Chuck Norris e non Dolph Lundgren che, diciamolo, ci fa un po' la figura del povero minchietta. Io comunque mi sono divertita a riguardare, o meglio riscoprire, questo Arma non convenzionale. Nonostante l'eroe moscetto e il pasticciaccio brutto di una sceneggiatura che, con tutta la carne messa sul fuoco, parrebbe un barbeque, il tentacolo puntuto che inietta e risucchia si è riconfermato inquietante oggi come vent'anni fa, un oggetto di culto in grado di turbare l'animo fobico di chi, a 32 anni suonati, tutte le volte che va a fare le analisi del sangue rifiuta di guardare la siringa. E, non dimentichiamolo, la battuta finale di Lundgren viene citata persino ne I mercenari 2 quindi non stiamo parlando proprio di un filmetto girato "tanto per".
Di Dolph Lundgren, che interpreta il detective Jack Caine, ho già parlato qui.
Craig R. Baxley (vero nome Craig Redding Baxley) è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Action Jackson, la miniserie La tempesta perfetta, Rose Red, Il diario di Ellen Rimbauer ed episodi delle serie A-Team e Kingdom Hospital. Anche stuntman e attore, ha 64 anni.
Brian Benben interpreta l’agente Smith. Americano, ha partecipato a serie come Matlock, Masters of Horror e Private Practice. Anche produttore, ha 57 anni.
Betsy Brantley, che interpreta la fidanzata di Lundgren, è l’ex moglie del regista Steven Soderbergh nonché la “modella” su cui si basava ogni movimento di Jessica Rabbit in Chi ha incastrato Roger Rabbit. Il film era stato distribuito all’epoca col titolo Dark Angel ma è stato cambiato poi in I Come in Peace per evitare di confonderlo con altri film dal titolo praticamente uguale. Detto questo, qualcuno di voi ricorda in quale film italiano uno dei personaggi andava a vedere Arma non convenzionale al cinema? La mia memoria non è così precisa e non trovo notizie in merito da nessuna parte... posso solo dirvi che, se vi è piaciuta la pellicola, dovete solo seguire i link di seguito (attivi ovviamente a partire dal giorno indicato!) e troverete altre perle con le quali saziare la vostra sete di tamarreide. ENJOY!!
25/11 - Il Cinema Spiccio
26/11 - Movies Maniac
28/11 - Non c'è paragone
29/11 - Ho voglia di cinema
30/11 - WhiteRussian
1/12 - Director's Cult
2/12 - Montecristo
3/12 - Cinquecentofilminsieme
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