Magazine Maternità
Diciamo che negli ultimi tre giorni, la situazione stess e' salita da 0 a Defcon 5. O qualsivoglia numero arbitrario. Tanto ormai i numeri li diamo un po' tutti, qui in casa.
Mercoledi ci siamo fatti una non stop di 12 ore a impacchettare 'le ultime cose'. Si, perche' non e' che avessimo lasciato le cose all'ultimo momento...noi era da due settimane che si impacchettava, da previdenti come formichine laboriose.
Ma com'e' come non e', quando tutto va finito entro l'arrivo del corriere, giovedi mattina all'alba delle sette, improvvisamente si scoprono cassetti, mobili, stanze, anfratti la cui esistenza ci era sconosciuta fino al giorno prima. E sono pieni di roba da impacchettare. Una cosa surreale, un po' come il binario di Harry Potter, o il settimo piano e mezzo di quel gran film Being John Malcovich.
Insomma, verso le otto di sera io e Dear Husband eravamo provati, non c'e' che dire.
C'e' stato un momento in cui Dear Husband faceva pugilato contro il lettino pieghevole da osteopata che non voleva entrare nella custodia, e lo si poteva sentir mugugnare "Mommy mommy I want my mommy", mentre io, di la in cucina, mi facevo un te e con una mano mettevo prontamente la carta della bustina nella tazza, mentre con l'altra mano buttavo la bustina nei rifiuti (quelli differenziati, mi raccomando).
E li ci siamo detti, "E' ora di cena". Que sera' sera', whatever will be will beee
Nonostante tutto, l'alba del giorno dopo ha visto il nostro soggiorno rigurgitare di ben 50 scatoloni di quelli da 1 metro X 1 metro, e il resto della casa vuota. Era da tanto che non la vedevo cosi, tipo deserto dei tartari, con palle di polvere finalmente libere di rotolare selvagge e solitarie. E Tigro pure, si aggirava spaesato come non mai. L'ultima immagine che ho di lui prima di andare a letto e' uno scorcio dalla cucina, lui che fissa la sua ciotola vuota con occhio vitreo e testa ciondolante.
Povera bestia.
Non c'e' da stupirsi se oggi e' finito dal veterinario. Aveva una chiazza rossa e spellacchiata sulla pancia, e pure il pelo intorno andava diradandosi.
Panico.
Defcon 3000.
E se non ce lo fanno caricare sull'aereo perche' e' malato? E se ha contagiato me e Picco? Io lo sapevo che c'era qualcosa che non andava, che sono giorni che mi sembra di avere una tarantola nell'ombelico, ed e' rosso come una fragola di bosco.
Allora parte la Sfolli auto, vvvvia alla volta del veterinario, in grande emergenza.
Nni-nooo ni-nooooo. Dear Husband, metti fuori il fazzoletto bianco, che qui non c'e' tempo da perdere, bisogna raggiungere il vet al piu' presto possibile!
Tigro dal sedile di dietro ulula come un forsennato.
Eppure se ne dovrebbne stare bello e comodo, nella sua nuova gabbietta deluxe, cento metri quadri con giardino lettiera e fontana di acqua fresca.
C'e' pure la zona relax, con il mio calzino puzzolente per confortarlo nei momenti piu' difficili. Notare, siccome Tigro e' un gatto dall'olfatto ricercato, il calzino non poteva essere indossato al piede, bensi doveva essere covato sotto l'ala/ascella materna per ben un giorno intero. Ebbene si, anche questo ho fatto in questi giorni. Che a Tigro piace mettermisi sotto l'ascella. Amore di mamma.
Ma niente. Oggi non ne voleva sapere. Ululava e grugniva come una donna partoriente, mentre la Sfolli Mobile sfrecciava incurante di incroci, rotonde e semafori, alla volta de vet.
Il quale vet ha semplicemente diagnosticato un caso di grave infestazione da pulci e stress da trasloco. Per quello si era leccato il pancino a sangue. E a nulla era servita al fialetta anti-pulci di pochi giorni fa.
Povera bestia.
E poveri noi, perche'questo vuol dire che le pulci si aggirano per casa nostra, e probabilmeente anche per il mio ombelico.
Lo so. Orrore.
No no, non ci voglio pensare. Non ho proprio il tempo per affrontare una disinfestazione chimica (e probabilmente non proprio salutare per Picco, comunque).
Per cui, ladies & gentlemen, mettiamoci tutti le mani sulle orecchie, chiudiamo gli occhi, e facciamo tutti in coro:
lalalalalaaaaaah
Che non e' successo niente.
Successo cosa?
Niente.
Ah, ecco, appunto. Niente.
Va tutto bene. Sono su un prato verde nel borgo pedemontano. Gli uccellini cinguettano, Tigro zompa tra i rododendri, felice come la vispa Teresa. Ed io mi sto pappando un gustosissimo panino al formaggio courtesy of Heidi e le caprette. Oh, guarda, Heidi e le caprette che fanno Ciao!
Va tutto bene. Tutto e' sotto controllo.
Ommmmmmmm
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